Zimbabwe: i primi dati sulle presidenziali assegnano la vittoria al leader dell'opposizione
Tsvangirai
Secondo alcune fonti della commissione elettorale dello Zimbabwe, il leader dell'opposizione,
Tsvangirai, avrebbe vinto le presidenziali svoltesi il 29 marzo scorso con il 47 per
cento dei voti. La formazione politica di Mugabe, che ha raccolto il 43 per cento
delle preferenze, chiede ora il ballottaggio tra i due candidati. Ma il partito all’opposizione
reclama la vittoria e getta ombre su i risultati, parlando di manipolazione dei dati.
Il servizio di Marco Guerra:
Nello Zimbabwe,
il leader dell'opposizione Tsvangirai, avrebbe vinto le presidenziali svoltesi il
29 marzo scorso con il 47 per cento dei voti, contro il 43 per cento raccolto da Mugabe,
l’uomo che ha guidato il Paese negli ultimi 28 anni. A comunicare l’esito del voto
sono state alcune fonti governative vicine alla commissione elettorale. Alla luce
di questi primi dati, resi noti a più di un mese di distanza dalle elezioni, alcuni
esponenti del partito al potere hanno evidenziato la necessità di andare al ballottaggio.
Ma l’ipotesi di un secondo turno di presidenziali è stata subito respinta dal Movimento
per il Cambiamento Democratico, il partito all'opposizione già vittorioso alle politiche.
Un portavoce della formazione sostiene infatti che le cifre sarebbero state manipolate
e che Tsvangirai avrebbe vinto con oltre il 50 per cento dei voti. Si affacciano quindi
sull’orizzonte politico gli spettri di un altro periodo di empasse, che potrebbe far
degenerare la situazione di caos post elettorale che attanaglia il Paese africano.
Somalia Ancora
violenze in Somalia, dove due importanti leader del Movimento islamico somalo sono
rimasti uccisi in seguito al bombardamento aereo di un’abitazione a Dusamareb, dove
si trovavano all'alba di oggi. La residenza, che apparteneva all'uomo ritenuto il
capo di Al Qaeda in Somalia, è stata colpita da quattro velivoli, durante una riunione
dei vertici locali del gruppo terroristico. Altre 13 persone sono rimaste uccise nel
bombardamento. Alcuni testimoni attribuiscono il raid alle forze statunitensi.
Egitto:
tragico incidente bus Almeno nove morti carbonizzati e 28 feriti. È il pesante
bilancio di un incidente stradale avvenuto in Egitto, che ha visto un autobus carico
di turisti europei e canadesi ribaltarsi su una strada che attraversa il deserto del
Sinai. A bordo del bus c'erano 40 passeggeri. I feriti, fra cui sette gravi, sono
stati portati in quattro ospedali del Sinai. L'incidente, avvenuto nella regione di
Wadi Ghandal, sarebbe stato provocato dallo scoppio di un pneumatico del veicolo mentre
viaggiava a una velocità piuttosto elevata: l'autista ha perso il controllo del mezzo,
che si è capovolto e incendiato.
Iraq Ennesima giornata di sangue
in Iraq. A Baghdad, nel quartiere sciita di Sadr City, otto persone sono state uccise
negli scontri tra forze americane e miliziani sciiti del leader radicale Moqtada al
Sadr. Sempre nella capitale, altre nove vittime si registrano a seguito di un’esplosione
avvenuta vicino ad una pattuglia americana. Secondo la polizia irachena ci sarebbero
delle vittime anche tra i militari americani, ma nessuna conferma è finora giunta
dal comando USA in Iraq. Si apprende intanto che una delegazione parlamentare irachena
sciita è partita ieri per l'Iran per negoziare proprio con il capo radicale sciita,
Moqtada al Sadr, una soluzione alle violenze tra forze governative e suoi miliziani.
Pakistan In
Pakistan torna a colpire il terrorismo. Un attentatore suicida si è fatto esplodere
in una scuola coranica di un movimento radicale, provocando un morto e una trentina
di feriti. Secondo alcune fonti non vi sarebbero ancora notizie precise sulle cause
dell'attentato nella sede del gruppo religioso denominato “Movimento per la promozione
della virtù e lo sradicamento del vizio”, ritenuto vicino ai talebani, avvenuta nel
distretto di KLhyber, non lontano dalla frontiera afghana.
Tensioni Russia-NATO Le
azioni della Russia nelle due repubbliche separatiste georgiane della Abkhazia e dell'Ossezia
del Sud stanno "aumentando le tensioni e minando l'integrità territoriale della Georgia".
Così, il portavoce della NATO, James Appathurai, che si è mostrato molto preoccupato
per il sostegno del Cremlino alle regioni separatiste dello Stato caucasico. Anche
gli Stati Uniti, attraverso il portavoce del Consiglio di sicurezza nazionale, Gordon
Johndroe, si sono detti preoccupati per le notizie che riguardano la regione.
Inghilterra Urne
aperte in Inghilterra e Galles per il rinnovo di 159 consigli comunali. Tutti i riflettori
di queste amministrative sono puntati alla sfida per il municipio di Londra, dove
la lotta tra il conservatore Boris Johnson e il sindaco uscente, il laburista Ken
Livingstone, si annuncia all'ultimo voto. Nella capitale inglese sono chiamate al
voto più di cinque milioni di persone. Un confronto elettorale con una forte valenza
politica nazionale, che potrebbe condizionare il futuro della leadership laburista
del premier Gordon Brown.
Paesi Baschi In Spagna la scorsa notte,
tre esplosioni si sono verificate nei Paesi Baschi provocando solo danni materiali.
Una bomba di forte intensità è esplosa verso mezzanotte in una delle sedi del Ministero
del lavoro nella località di Arrigoriaga. Altre due bombe sono esplose poco dopo in
prossimità di un ufficio governativo a San Sebastian, causando pochi danni. Avvertimenti
telefonici dell'ETA, il gruppo indipendentista armato basco, hanno preceduto la deflagrazione
degli ordigni collocati a San Sebastian. (Panoramica internazionale
a cura di Marco Guerra)
Bollettino del Radiogiornale della
Radio Vaticana Anno LII no. 122 E'
possibile ricevere gratuitamente, via posta elettronica, l'edizione quotidiana del
Bollettino del Radiogiornale. La richiesta può essere effettuata sulla home page del
sito www.radiovaticana.org/italiano.