Manifestazioni e mostre in Spagna celebrano il bicentenario della rivolta popolare
di Madrid contro Napoleone
Numerose manifestazioni ricordano in Spagna il bicentenario della rivolta popolare
scoppiata a Madrid il 2 maggio del 1808 contro l’esercito dell’imperatore Napoleone
Bonaparte, che aveva occupato il Paese. Una data fondamentale nella storia moderna
di Spagna: dopo aver deposto i reali, Napoleone aveva nominato re suo fratello Giuseppe
Bonaparte. La rivolta popolare è stata soffocata dall’esercito francese guidato dal
generale Murat. I morti sono stati più di 400. L’episodio è stato immortalato dal
pittore Francisco Goya, in particolare con tre dei suoi capolavori: “Il 2 maggio del
1808 a Madrid”, “La carica dei mamelucchi” e “Il 3 maggio”. Il motivo ultimo della
ribellione popolare è stato il tentativo dell’esercito francese di portare fuori dalla
Spagna la famiglia reale. All’inizio, la ribellione ha avuto come protagonista il
popolo di Madrid, che spontaneamente ha reagito con una mossa patriottica, in favore
dell’indipendenza della Spagna. L’esercito francese, di gran lunga superiore ai ribelli
spagnoli, ha dominato l’insurrezione al suo inizio. Il mese di dicembre del 1808,
l’imperatore Napoleone Bonaparte, alla guida di un forte esercito, è quindi entrato
a Madrid. La guerra è durata circa 6 anni con perdite enormi per tutti i belligeranti,
spagnoli, inglesi e francesi. Napoleone, dopo la sua sconfitta in Russia, fu poi costretto
ad abdicare. Poco dopo, conclusa la guerra in Spagna, il re Fernando VII ha potuto
fare il suo ingresso a Madrid, l’11 maggio del 1814. Sono oltre un centinaio le manifestazioni
organizzate per commemorare in particolare la rivolta a Madrid. Una grande mostra
storico-artistica sulla guerra d’indipendenza è stata inaugurata nella capitale e
rimarrà aperta fino al 28 settembre. Sono infine innumerevoli gli studi, gli articoli
che in questi giorni tentano di interpretare e valutare questi episodi che hanno segnato
la storia moderna della Spagna. (A cura di Ignacio Arregui)