Il tema dei valori e del servizio al centro del Congresso nazionale delle ACLI
Tutelare i lavoratori, stimolare una cittadinanza solidale, innovare la propria presenza
sul territorio, rappresentare gli interessi dei cittadini. Sono questi alcuni dei
temi che verranno affrontati a Roma nel corso del 23° Congresso delle ACLI- Associazioni
Cristiane dei Lavoratori Italiani da oggi fino a domenica prossima. Ieri dopo la partecipazione
all’’udienza del Santo Padre, che ha salutato con parole di incoraggiamento l’associazione,
la presentazione alla stampa dei lavori del Congresso. Il servizio di Cecilia Seppia:
Una sfida
coraggiosa, una scelta innovativa, quella delle ACLI che oggi aprono il loro 23° Congresso
nazionale sul tema: “Migrare dal ‘900, abitare il presente, servire il futuro”. L’intento
programmatico è quello di entrare nel XXI secolo nel modo più adeguato, consegnando
ai lavoratori e ai cittadini gli strumenti giusti per essere loro stessi i protagonisti
della società odierna, ma è anche quello di parlare finalmente con il linguaggio del
“fare” senza perdere di vista i valori. Andrea Olivero presidente
delle ACLI:
“Un passaggio che in qualche misura ci consenta di essere
più attivi, più efficaci, di rappresentare meglio i nostri associati, i lavoratori,
di rispondere anche con maggiore compiutezza alle domande di senso che da essi ci
provengono. Noi vogliamo abitare il presente con tutte le sue contraddizioni, ma nella
prospettiva di servire il futuro. Servire è un termine che non è molto innovativo,
ma è un termine molto cristiano perché è l’approccio corretto di chi guarda alla realtà
sapendo che il suo compito è quello di andare a fare fino in fondo la sua parte e
solo quella, sapendo che il disegno poi verrà completato da un Altro”.
Molte
le iniziative previste: tavole rotonde, forum, poi uno sguardo alla famiglia, alla
politica, al problema della precarietà, del disagio giovanile, della sicurezza, ricordando
le 1260 vittime di incidenti sul lavoro del 2007. Protagonisti di questa prima giornata,
che poi coincide per la prima volta con la festa cristiana dei lavoratori, istituita
da Papa Pio XII, sotto richiesta appunto delle ACLI, saranno i bambini. Ancora Olivero:
“Furono
le ACLI nel 1955 a chiedere ed ottenere da Pio XII che diventasse la festa di San
Giuseppe Lavoratore. Oggi noi andremo a festeggiarla in modo strano, un po’ diverso
dal solito: con i bambini. Alla Galleria Colonna, a Roma, andremo a coinvolgerli in
un gioco sulla sicurezza. E’ un modo per ricordare i tanti lavoratori che, purtroppo,
hanno perso la vita quest’anno ma anche per educarci insieme perché questo problema
venga superato; richiama anche contestualmente alla intrinseca dignità del lavoro:
o il lavoro è per l’uomo, o invece ci ritroviamo in una spirale perversa”.
Sabato
l’elezione del presidente nazionale e l’atteso intervento del capo dello Stato Giorgio
Napolitano; poi, in chiusura, la Santa Messa celebrata dal cardinale Renato Raffaele
Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace.