I vescovi europei: la crisi antropologica è la sfida principale per la Chiesa del
continente
La crisi culturale antropologica è la più profonda sfida per la Chiesa nel Continente
europeo. E’ quanto hanno affermato le presidenze del Consiglio delle Conferenze episcopali
d’Europa (CCEE) e delle Conferenze episcopali della Comunità Europea (COMECE) durante
l’incontro conclusosi martedì scorso a Budapest. Alla crisi culturale – si legge in
un comunicato – “si lega l’indebolimento del senso della vita e della responsabilità
etica davanti alla vita, alla famiglia, alla giustizia e alla salvaguardia dell’ambiente”.
Come risposta a questa situazione – si legge nel testo – “non è sufficiente il recupero
di una generica dimensione spirituale vuota di Dio, ma è urgente ridonare Dio all’Europa”.
Sui temi del dialogo interculturale, della riconciliazione e del cambiamento climatico
si terrà infine, il prossimo 5 maggio a Bruxelles, il quarto incontro tra i responsabili
delle istituzioni europee (Commissione, Parlamento e Consiglio) e un gruppo di leaders
delle religioni presenti in Europa. Si auspica – conclude il comunicato – che “questi
significativi passi portino a realizzare in modo sempre più concreto e fruttuoso quel
dialogo trasparente e regolare tra comunità religiose e istituzioni europee, su tutti
i temi di comune interesse, previsti nel trattato di Lisbona. (A.L.)