I vescovi del Paraguay lodano il coraggio dei giornalisti che cercano la verità
“L’informazione obiettiva, opportuna e completa fornita dai giornalisti durante le
recenti elezioni generali ha dato un contributo al rispetto della volontà della cittadinanza”.
Così, mons. Adalberto Martínez Flores, vescovo di San Pedro, responsabile della Commissione
episcopale per i mezzi di comunicazione sociale in una dichiarazione in cui, a nome
dei vescovi del Paraguay, si complimenta con i giornalisti protagonisti del “delicato
compito di informare e formare l’opinione pubblica per cercare e condividere la verità
sia nei mass-media nazionali sia in quelli locali ”. “Valutiamo positivamente – si
legge nel documento - il coraggio e il contributo che il giornalismo d’inchiesta offre
alla verità e che si è tradotto in minacce, persecuzioni e morte come nel caso di
Santiago Leguizamón. Mons. Martínez Flores chiede quindi alle istituzioni e agli organismi
competenti di continuare le loro ricerche in tutti quei casi in cui gli operatori
dell’informazione sono stati vittime di violenze e morte. Riflettendo sulla precaria
situazione socio-economica del Paese e sulla realtà politica, fortemente polemica
e polarizzata negli ultimi mesi, i presuli esprimono inoltre preoccupazione: in questo
scenario – scrivono - questi professionisti sono sottoposti a pressioni e tentazioni
rischiose che possono allontanarli dal loro dovere di cercare e condividere la verità”.
Riprendendo le parole di Benedetto XVI nel suo messaggio per la 42.ma Giornata mondiale
delle comunicazioni sociali che si celebra domenica prossima, i vescovi chiamano i
giornalisti del Paraguay ad “orientare sempre il proprio lavoro con i valori etici,
anche quando la situazione è difficile e ciò sembra impossibile”. Un vero giornalista
– spiegano - non rinuncia mai “alla presentazione dei fatti e delle situazioni della
società con la massima onestà, con atteggiamento responsabile e in difesa dei valori
della vita, delle persone, della famiglia e del bene comune”. Infine, i presuli ricordano
che la “verità e il rispetto della dignità umana non può essere mai sacrificata mettendo
al primo posto le vendite e le statistiche sulle tirature. Occorre inoltre evitare
costantemente la tentazione di aumentare la propria audience facendo leva sulle trasgressioni,
la volgarità e la violenza”. (L.B.)