A 500 anni dalla sua morte inizia il tour mondiale dell'opera in musica sulla vita
di San Francesco da Paola
“A chi ama Dio tutto è possibile”. Si riassume in queste poche parole la lunga e travagliata
vita di San Francesco da Paola, raccontata nel dramma in musica “Frammenti di Luce”.
Dopo il successo dell’estate scorsa in Calabria, l’opera inizia oggi una tournée mondiale
attraverso le città visitate dal fondatore dei Minimi o a lui particolarmente devote.
L’iniziativa è maturata nell’ambito dei numerosi eventi che nell’anno appena concluso
hanno celebrato il quinto centenario della morte del Santo. Il servizio di Silvia
Gusmano:
(musica)
Sulle
orme di San Francesco da Paola attraverso tutto il mondo: dalla sua terra d’origine
alla Francia, dal Canada all’America Latina, presso le tante comunità italiane dove
ancora profonda è la devozione per il santo protettore della Calabria. Durerà due
anni il lungo viaggio di “Frammenti di Luce”, il dramma in musica sulla vita del fondatore
dell’Ordine dei Minimi, spentosi a Tour il 2 aprile 1507. Attraverso un linguaggio
semplice e incisivo, quasi cinematografico, l’opera intende attualizzare il messaggio
di San Francesco, rilanciando - secondo l’auspicio di Benedetto XVI - “la sua proposta
di vita”. Così l’ideatrice e regista Virginia Barrett, che ha
curato anche la versione radiofonica trasmessa il mese scorso in sei puntate dalla
nostra emittente:
“San Francesco fu un vero rivoluzionario della storia,
portando questa sua forza, questa sua energia contro gli oppressori e a favore dei
più deboli. Nell’opera c’è questa sua vita, sempre un po’ minacciata dalla presenza
di Lucifero e, quindi, con al centro questa lotta tra il bene e il male, in cui esce
però sempre vincitore il bene a discapito dell’ombra, della tenebra. L’obiettivo artistico
è quello di lasciare un messaggio profondo, anche con una forma di teatro un po’ diversa,
quella del dramma sacro, quello che si rappresentava nel lontano ‘500 sui sagrati
delle chiese. E’ un po’ il punto di inizio di tutta la storia del teatro”.
Vissuto
91 anni, Francesco da Paola, fu costretto dalla precoce fama di santità che le sue
doti taumaturgiche gli procurarono, a rinunciare all’eremitaggio scelto in gioventù
per trasferirsi alla corte del re di Francia, gravemente ammalato. In questo Paese,
per quasi 25 anni, portò avanti la sua battaglia contro il potere e le prevaricazioni
predicando carità e obbedienza e vedendo crescere la famiglia religiosa da lui fondata.
A Frejus, nel 1483, compì il miracolo della guarigione degli appestati. Questo il
suo carisma, spiega il superiore generale dell’Ordine dei Minimi padre Francesco
Marinelli:
“Tutta la spiritualità di San Francesco si basa
sulla conversione. San Francesco diceva una cosa molto semplice: 'A chi ama Dio, tutto
è possibile'. Questo messaggio di Francesco si ripropone con molta forza nella società
di oggi, in cui c’è questa perdita del senso di Dio, la perdita della conversione.
San Francesco è stato un emigrante, un emigrante di Dio, un viaggiatore di Dio. Si
è posto come uomo nuovo nella fase del passaggio tra Medio Evo e Rinascimento”.
Un
Santo moderno dunque, portavoce di Dio e del suo messaggio universale nei secoli.