Il cardinale Zenon Grocholewski ha inaugurato a Valencia i lavori del primo Congresso
internazionale sull'educazione cattolica per il XXI secolo
Tre giorni per discutere su quali siano, agli esordi del presente millennio, le sfide
della Chiesa nel campo dell’educazione cattolica. E’ l’argomento centrale di dibattito,
da oggi a mercoledì prossimo, nella città spagnola di Valencia, teatro del primo
primo “Congresso internazionale sull’educazione cattolica per il XXI secolo”, organizzato
dall’Università cattolica “San Vicente Mártir” della città spagnola. Ad aprire i lavori,
è stato questa mattina il cardinale Zenon Grocholewki, prefetto della Congregazione
per l’Educazione cattolica. Il punto sul suo intervento nel servizio di Alessandro
De Carolis:
Il
panorama attuale parla di “emergenza educativa”. Riecheggia con forza le parole della
recente Lettera di Benedetto XVI sul tema, il cardinale Zenon Grocholewski. Di
fronte ai crica 450 congressisti, il porporato ha svolto un’ampia riflessione sul
ruolo della Chiesa su questo fronte lungo il quale, ha affermato, il secolarismo dilagante
si intreccia sempre più con la “riduzione dell’educazione ad aspetti meramente tecnici
e funzionali”. Anche il concetto di laicità ha imboccato la deriva del laicismo che,
di fatto, tende ad escludere il fattore religioso dalla vita sociale e pubblica, confinandolo
- ha riscontrato il cardinale Grocholewski - “nell’ambito privato e della coscienza
individuale”.
Dati tali presupposti, la prassi educativa
cattolica del 21.mo secolo deve misurarsi a tutto campo anzitutto ribadendo, ha asserito
il prefetto vaticano, il suo “interesse per la persona e la sua vocazione alla verità”.
In ciò risiede, ha detto fra l’altro, quell’“atto di carità intellettuale” riguardante
la formazione alla verità dei giovani, secondo le intenzioni del Papa che anche nel
recente viaggio negli Stati Uniti ha sottolineato il bisogno di una crescita “dell’armonia
tra fede e ragione”. Di fronte agli educatori, ai docenti universitari, agli alunni
e ai pedagogisti presenti al Congresso di Valencia, il cardinale Grocholewski ha passato
in rassegna il rapporto tra l’educazione cattolica e i valori fondamentali, così come
il vincolo che lega questa materia alla cultura, ai processi di inculturazione o ai
media. In “questo momento particolare dell’umanità” come in passato, ha concluso il
prefetto del dicastero pontificio, la Chiesa cattolica “deve disporsi una volta di
più” a offrire “il suo originale e positivo contributo alla formazione della persona
umana e alla costruzione della società, a partire dalla sua visione specifica del
mondo, dell’uomo e della storia, che è andata configurando, e ancora oggi configura,
la forma e il contenuto dell’educazione cattolica”.