In Venezuela, nel pomeriggio, beatificazione di Candelaria de San José, fondatrice
delle suore Carmelitane della Madre Candelaria
A Caracas, in Venezuela, il cardinale José Saraiva Martìns, prefetto della Congregazione
per le Cause dei Santi, proclamerà nel pomeriggio beata, a nome del Santo Padre, Candelaria
di San Giuseppe, al secolo Susanna Paz Castillo Ramìrez, fondatrice della Congregazione
delle Suore Carmelitane del Terz’Ordine regolare di Venezuela. La Liturgia eucaristica
sarà presieduta dal cardinale Jorge Urosa Savino, arcivescovo di Caracas. La cerimonia
si terrà nello stadio di baseball dell’Università centrale del Venezuela. Il servizio
di Giovanni Peduto:
La
Venerabile Serva di Dio proveniva da una famiglia borghese, nota per il suo impegno
nella storia patria venezuelana, discendente dell'eroe dell'indipendenza nazionale
Simón Bolívar. Le sue vicende si snodano in un contesto storico fatto di guerre civili,
sangue e sofferenze. Da religiosa, si distinse per la sua indole pratica, venendo
incontro alla radicale indigenza delle ragazze più povere e degli ammalati, con la
fondazione di strutture sanitarie adeguate e l'educazione delle fanciulle. Brillò
soprattutto per carità - vissuta prima di tutto verso le consorelle - e per la radicale
povertà esteriore e spirituale, dimostrata specialmente nel distacco con cui rinunciò
alla carica di superiora generale e nei frequenti viaggi da mendicante, effettuati
al fine di sovvenire al mantenimento della comunità.
Candelaria
di San Giuseppe era nata l’11 agosto 1863 a Altagracia de Orituco, nell’arcidiocesi
di Caracas, in Venezuela, da Francisco de Paula Paz Castillo e da María del Rosario
Ramírez. Fu battezzata il 27 febbraio 1864 e cresimata il 13 giugno 1870. A 16 anni
ricevette la Prima Comunione. Fin da ragazza Candelaria, spiritualmente diretta dal
parroco don Alberto González, era stata molto devota della Madonna della Candelaria,
a cui si rivolgeva con intensa pietà. Sentita la vocazione alla vita consacrata, nel
1906, assieme a quattro compagne, vestì l’abito religioso nell’Istituto delle Suore
dei Poveri di Altagracia de Orituco, assumendo il nome di Candelaria di San Giuseppe.
Fece la professione religiosa il 31 dicembre 1910 e lo stesso giorno di sei anni dopo
emise i voti perpetui.
Da quel momento, Candelaria
intensificò ancor più il suo servizio ai poveri e agli ammalati, distinguendosi per
l’instancabile zelo nell’apostolato. In seguito ad una serie di vicende, maturò la
decisione di abbracciare la spiritualità carmelitana e chiese di entrare nella Famiglia
del Carmelo, come fondatrice delle Carmelitane Terziarie Regolari in Venezuela. Il
25 marzo 1925 la richiesta fu accolta e il 10 luglio 1926 Candelaria ed alcune compagne
ricevettero l’abito carmelitano; il 9 agosto 1926 mons. Sixto Sosa, vescovo di Cumaná,
la nominò superiora generale e maestra delle novizie nel noviziato di Porlamar.
Seguirono
anni di duro lavoro, anche a causa dei terremoti che afflissero il Venezuela; molte
furono le opere avviate da Candelaria, tra cui ospedali e una scuola per bambine povere
ad Altagracia de Orituco. La futura Beata morì consunta dal lavoro il 31 gennaio 1940
a Cumaná, in concetto di santità; la salma venne inumata nel cimitero di Santa Inés;
in seguito il corpo venne esumato e collocato nella Casa Madre di Caracas.
Attualmente
la Congregazione fondata dalla Venerabile Serva di Dio, che porta il nome di Hermanas
Carmelitas de Madre Candelaria, ha una settantina di religiose impegnate principalmente
nelle scuole in Venezuela e Bolivia: risulta composta da poche suore, anche a causa
della difficilissima situazione pastorale in cui opera la Chiesa latino-americana
e particolarmente quella venezuelana. Proprio per questa ragione, i vescovi venezuelani
si sono detti convinti che la beatificazione di Madre Candelaria sarà una splendida
occasione per confermare la fiducia dei fedeli nella presenza di Dio tra il popolo
venezuelano e apprezzare la grandezza della Religione e della Chiesa cattolica, la
vigenza e l'utilità delle Congregazioni religiose e l'importanza delle vocazioni alla
vita sacerdotale e consacrata. L’esempio di Madre Candelaria – a parere dei vescovi
- è oggi, più che mai, un richiamo a tutti i Venezuelani a vivere nella solidarietà
e nella fraternità.