2008-04-25 15:27:25

Uganda e Niger guardano all'uranio per supplire alla carenza di energia elettrica


Da fornitori di uranio a produttori di energia nucleare. È la trasformazione che intendono operare Uganda e Niger, quest'ultimo uno dei più importanti fornitori di uranio del mondo. Un passaggio che per realizzarsi necessita di anni, di forti investimenti finanziari e dell'assistenza tecnica internazionale, ma al quale i Paesi africani guardano con favore per supplire alla carenza di energia elettrica che colpisce diverse regioni del continente. Secondo il Ministro ugandese dell'Energia e delle Miniere, Daudi Migereko – riferisce l’agenzia Fides - “con il continuo aumento della domanda di energia si prevede che l'energia nucleare avrà un ruolo importante nella fornitura energetica. L'Uganda ha significative riserve di uranio che possono essere sfruttate per la produzione di energia”. L'Uganda deve far fronte a un forte deficit elettrico dovuto ad una mancanza di investimenti e al calo della produzione della centrale idroelettrica di Jinja, a causa del ridotto livello delle acque sul Lago Vittoria. La produzione della centrale è così passata da 380 Megawatt a 135 Megawatt, costringendo l'azienda elettrica nazionale ad utilizzare generatori diesel per produrre 100 Megawatt supplementari. Un costo inaccettabile sul lungo periodo, visto l'andamento dei prezzi del petrolio. Il governo per pagare la fattura energetica è stato costretto a costituire un fondo speciale di 56,5 milioni di dollari, dei quali 40 milioni destinati a coprire i costi delle centrali termiche. Il potenziale del settore idroelettrico e di altre fonti rinnovabili dell'Uganda è di 530 Megawatt, sufficienti a soddisfare la domanda di metà delle 5 milioni di case del Paese, che devono essere collegate alla rete elettrica nazionale. Vi sono poi le necessità dell'industria e delle istituzioni. Il 90% degli ugandesi non ha accesso all'elettricità. Per creare una propria “filiera” nucleare l'Uganda deve darsi una legislazione adeguata, cercare investimenti dall'estero e costituire una forza lavoro con le necessarie qualifiche. Attualmente nel Paese vi sono solo 10 esperti nel settore nucleare. Tra i Paesi africani che stanno prendendo in considerazione l'uso dell'energia nucleare vi sono Algeria, Egitto, Marocco, Namibia e Nigeria. Anche il Niger ha espresso l'intenzione di sfruttare localmente le proprie riserve di uranio. “Il Niger è il terzo produttore mondiale di uranio. Abbiamo deciso di aumentarne il prezzo alle imprese francesi alle quali lo vendiamo, perché vogliamo investire di più nel nostro Paese. Costruiremo centrali nucleari nel nostro Paese per vendere energia a basso costo alle altre nazioni dell'Africa” ha annunciato Mohamed Ben Omar, Ministro della Comunicazione del Niger, durante una conferenza nella sede romana dell'ISIAO (Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente).







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