"Un computer per ogni bambino": arriva in Europa il progetto di solidarietà nato a
Boston nel 2005
“One laptop per child” chiede aiuto all’Europa. Dal 15 maggio, infatti, l’organizzazione
non governativa nata tre anni fa da un’iniziativa del Massachusetts Institute of Technology
(Mit) e del suo direttore Nicholas Negroponte, aprirà una sede anche a Bruxelles.
Come noto il suo obiettivo è quello di fornire ai bambini di Stati africani, asiatici
e sudamericani un computer portatile alimentato da batteria ricaricabile o a manovella
o da energia solare, robusto, facile da utilizzare, a un costo modesto (circa 100
dollari). I pc dovrebbero così diventare strumenti di alfabetizzazione e di studio
per i ragazzi delle nazioni più povere. La sede principale di “One laptop per child”,
riferisce il Sir, è a Boston e produce computer dal novembre 2007. “Ne sono stati
ordinati 500 mila finora - spiegano i portavoce della Ong -. La metà sono già realizzati
e 125 mila sono operativi, soprattutto in Sud America. Le richieste aumentano. Ma
a questo punto occorre che nuovi donatori, oltre all’Onu e ai primi sponsor, si aggiungano
e rendano possibile questo sogno”. La sede di Bruxelles servirà per sensibilizzare
l’Ue, gli Stati membri, “e per coinvolgere i ministeri dell’istruzione e le aziende
private”. Il pc “ha l’aspetto di un giocattolo, per renderlo più simpatico ai bambini.
Ha una voce guida tradotta in 12 lingue e ha tre funzioni principali: può essere utilizzato
come computer, per studiare, disegnare, giocare, ascoltare musica. Si può connettere
a pc dello stesso tipo in modo da essere usato a scuola. E può collegarsi a internet”.
(S.G.)