Sri Lanka: la Chiesa prega per la protezione del santuario di Madhu minacciato dalla
guerra
Una marcia pacifica e un lungo momento di preghiera. Così ieri, a Colombo, circa 600
persone, singalesi e tamil, religiosi e laici, hanno chiesto all’esercito e ai ribelli
di ripristinare la sicurezza del santuario di Nostra Signora di Madhu perché la statua
di Maria, venerata in tutto il Paese, possa farvi ritorno. “Non vogliamo più la guerra
e chiediamo una soluzione politica per la pace”, ha spiegato ad AsiaNews padre Rohan
Silva (OMI), coordinatore dell’evento e direttore del Centro per la società e la religione.
Durante la preghiera è stato recitato il rosario con una speciale meditazione. A seguire
le testimonianze di quanti hanno visitato la diocesi di Mannar, nel nord dello Sri
Lanka, dove si trova il santuario mariano violato di recente da alcuni ladri che hanno
portato via diversi oggetti. Il vescovo di Mannar, mons. Rayappu Joseph, ha chiesto
ai fedeli di continuare a digiunare ogni venerdì per la protezione del luogo di culto
invocata anche nei numerosi striscioni esposti dai manifestanti. Presenti all’evento
anche alcuni sacerdoti metodisti ed anglicani. Intanto la conferenza episcopale dello
Sri Lanka ha ribadito con un nuovo messaggio, ieri, la sua richiesta alle Tigri e
al governo, di liberare la zona sacra di Madhu, rispettando la legge internazionale
che protegge i luoghi religiosi. (S.G.)