"Responsabilità di tutti" è il tema della Giornata per le Vocazioni in Spagna
“La Giornata per le Vocazioni ci porta ad essere realisti e ci fa vivere con maggiore
responsabilità. In un contesto inquinato dal laicismo e soggiogato dal consumismo,
la vita consacrata si trasforma ogni giorno di più in segno di speranza ed in punto
di riferimento”. È quanto afferma mons. Francisco Pérez González, arcivescovo di Pamplona-Tudela
e Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie (POM) della Spagna nel messaggio
diffuso in occasione della Giornata per le Vocazioni native, che la Chiesa spagnola
celebra domenica prossima. Il tema dell’evento, informa Fides, è “Responsabilità di
tutti” perché, come spiega mons. Pérez González, “continuare a seminare l’inquietudine
vocazionale nei giovani è un grande dovere comune”. Il Direttore Nazionale delle POM
definisce i consacrati “il lievito in mezzo alla massa” e afferma: “il nostro mondo
si debiliterebbe ed impoverirebbe progressivamente senza la loro presenza”. Perciò,
benché “ci troviamo di fronte a momenti non facili per le vocazioni di speciale consacrazione,
tutti dobbiamo lavorare affinché non ci lasciamo prendere dallo scoraggiamento e dall’angoscia”.
Secondo i dati resi noti dalle POM della Spagna, i nuovi sacerdoti provengono - e
sempre di più - dall’Africa e dall’Asia. Nell’ultimo quarto di secolo, il numero dei
seminaristi è triplicato nel continente nero, ed in Asia ha sperimentato uno spettacolare
aumento, con un 125% di presenze in più. L’incremento è sensibile anche nelle vocazioni
alla vita consacrata: ci sono attualmente quasi 150 mila religiose nei territori di
missione, 31 mila in più rispetto a quindici anni fa. Nello stesso periodo di tempo,
il numero dei religiosi è aumentato di 38 mila unità, superando il numero di 51 mila.
Dal 2003 la Santa Sede ha creato 69 nuove Diocesi nel mondo. Di queste: 17 in Africa,
15 in America, 23 - un terzo - in Asia, 12 in Europa e 2 in Oceania. (S.G.)