Pakistan: accolti con favore dalla Chiesa i progressi del governo sui diritti umani
E’ stata accolta con favore dalla Chiesa cattolica e dalla società civile in Pakistan
la ratifica, annunciata dal governo pakistano, di alcuni Trattati e Convenzioni delle
Nazioni Unite: la Convenzione contro la tortura e il trattamento disumano dei detenuti;
la Convezione per i Diritti civili e politici e la Convenzione sul rispetto dei Diritti
economici, sociali e culturali. L’Arcivescovo di Lahore, Mons. Lawrence Saldanha,
Presidente della Conferenza Episcopale e responsabile della “Commissione Giustizia
e Pace”, ha affermato in un comunicato, firmato e appoggiato anche da altre Ong, ripreso
dall'Agenzia Fides, che la Chiesa “sosterrà ogni seria iniziativa per migliorare lo
standard dei diritti umani nel paese”. E, sebbene il governo abbia siglato le Convezioni
Onu e questo rappresenti un passo avanti rispetto al passato, “l’autentico test sta
nell’applicazione dei diritti”. Per questo il documento raccomanda: “Una politica
dei diritti umani nel paese che rifletta un impegno per il rafforzamento dei diritti
costituzionali sanciti dalla legge. La Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza
Episcopale di recente ha rivolto al nuovo governo un appello per le riforme. Nell'ultimo,
travagliato periodo della storia del paese ha sempre difeso la democrazia, la libertà,
i diritti umani in Pakistan. Uno dei temi chiave è la tutela della libertà religiosa
in tutto il paese, specialmente nella aree periferiche. La rivalsa dei gruppi estremisti,
infatti, sta mettendo a rischio il normale svolgimento democratico della vita sociale
e il rispetto dei diritti elementari delle persone. A subire un clima di intimidazione
e ostilità sono soprattutto le minoranze religiose, fra le quali la comunità cristiana.
In particolare nel nord-ovest del Pakistan i fedeli sono oggetto di continue violenze,
minacce e sono ogni giorno in pericolo di vita, colpiti da gruppi terroristi che imperversano
nell’area. La Commissione ha raccolto e diffuso le testimonianze e le richieste d’aiuto
delle comunità dei fedeli nella Provincia di Frontiera del Nord Ovest, dove agiscono
indisturbati gruppi radicali islamici. (R.P.)