Vescovo colombiano denuncia minacce di morte a sacerdoti dai paramilitari
In Colombia numerosi sacerdoti ed esponenti politici locali stanno ricevendo minacce
di morte da parte di nuovi gruppi paramilitari. A lanciare l’allarme – riferiscono
APIC e KNA – è mons. Jaime Prieto Amaya, vescovo di Barrancabermeja, nel nord-ovest
del Paese. Parlando nei giorni scorsi a un’emittente locale, il presule ha denunciato
“l’emergere di una nuova generazione di forze paramilitari che potrebbero essere ancora
più violente dei loro predecessori”. Le minacce di morte sono state recapitate via
e-mail da parte di sedicenti “Aquile Nere”, un’organizzazione di estrema destra subentrata
ai gruppi paramilitari disarmati dal governo del presidente Alvaro Uribe. La Colombia
è da quattro decenni in guerra civile. Il conflitto, che vede contrapposte da una
parte, la guerriglia marxista delle FARC (Fronte Armato Rivoluzionario Colombiano)
e dell’ELN (Esercito di Liberazione nazionale) e dall’altra, il governo di Bogotà
e i gruppi paramilitari, ha causato oltre 300 mila morti. A questi vanno aggiunti
migliaia di sequestrati soprattutto da parte delle Farc, nelle cui mani, come è noto,
si trova ancora Ingrid Betancourt. (L.Z.)