Mons. Fisher: “Ci saranno anche musulmani, ebrei e buddisti alla GMG di Sydney”
“Tutti i rappresentanti delle altre chiese e religioni presenti a Sydney - spiega
al Sir mons. Anthony Colin Fisher, vescovo ausiliare di Sydney e coordinatore della
GMG - hanno risposto con entusiasmo all’invito”. Ci saranno musulmani, ebrei e buddisti
alla grande manifestazione di luglio. A tre mesi dall’inizio della Giornata, mons.
Fisher traccia un bilancio dei preparativi e dice: “Questo Paese ha una base multiculturale
e multireligiosa. Penso che potrà essere una bella occasione per un possibile meeting
tra i vari rappresentanti religiosi”. Un’impronta particolare alla GMG sarà data dalla
presenza aborigena e dei giovani dal Medio Oriente: “Nella cerimonia di apertura,
nella baia dell’Harbour Brigde, il Papa sarà accolto da danze tribali”. A Sydney ci
saranno anche giovani dall’Iraq e Terra Santa. “Per facilitare la partecipazione di
un gruppo di iracheni, troppo poveri per finanziarsi il viaggio, - rivela il vescovo
- abbiamo chiesto e ottenuto dal governo degli Stati Uniti una sponsorizzazione. Grazie
alla loro presenza, unita a quella di altri giovani mediorientali, la messa finale
sarà predisposta anche in arabo”. (V.V.)