2008-04-23 15:31:14

L'ONU: la fame nel mondo, catastrofico e silenzioso tsunami


Uno "tsunami silenzioso" provocato dai rincari del cibo minaccia 100 milioni di persone. È l’allarme lanciato ieri a Londra da Josette Sheeran, capo del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (PAM), nel corso di un incontro organizzato dal premier britannico Gordon Brown per discutere l’emergenza cibo e la politica europea sui biocarburanti. Aumento del prezzo del petrolio, cambiamenti climatici e uso della terra coltivabile per la produzione di bio-energia sono le principali cause dell’impennata dei generi alimentari che ha scatenato negli ultimi mesi violente proteste in numerosi paesi di Asia e Africa. Un’impennata, ha ricordato Sheeran, parlando della più grave crisi affrontata dal Pam in 45 anni di vita, che ha portato nel giro di un anno al raddoppio dei prezzi globali di riso, grano e mais. E, a farne le spese, ha poi denunciato la respondabile del PAM, sono i milioni di poveri (100 in più rispetto a sei mesi fa) che “in tutto il mondo rischiano di affondare nella fame”. Da qui il summit, ha varato un piano d’intervento, con un pacchetto di aiuti di 600 milioni di euro, che dovrà ora passare al vaglio dell'Unione Europea, del G8 e, a settembre, delle Nazioni Unite. Ma già ieri l’Europa si è presentata divisa. Mentre, infatti il Regno Unito, secondo le indicazioni del PAM e dell’Oxfam, si è detto disponibile a disincentivare il ricorso ai biocarburanti, la Germania di Angela Merkel, prima produttrice di combustibili vegetali del continente, ha escluso che questa sia la soluzione all’emergenza. Un’emergenza che, intanto, con i prezzi in continua crescita non accenna a ridursi. (A cura di Silvia Gusmano)RealAudioMP3







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