2008-04-23 15:32:56

Haiti: l'episcopato condanna le recenti violenze nel Paese


“Sebbene la libertà di manifestare sia ‘sacra’, nessuno ha il diritto di “nuocere alla vita o ai beni altrui”. A ricordarlo il presidente della Conferenza Episcopale di Haiti, mons. Luis Kébreau in un recente comunicato in cui ha anche ribadito che “i vescovi del Paese stanno dalla parte della popolazione”, e che “esprimono la loro solidarietà alle vittime delle violenze scoppiate all’inizio di aprile”. Il presule ha poi condannato quanti si approfittano dei minori “per scopi fraudolenti” e ha chiesto agli educatori di fare dei giovani cittadini onorabili e rispettosi delle tradizioni culturali nazionali. Anche l’associazione “Ayuda a la Iglesia Necesitada” ha rivolto un appello di solidarietà per la popolazione e la Chiesa di Haiti, a favore delle quali dallo scorso ottobre, ha già raccolto più di 750 mila dollari. Haiti è uno dei Paesi più poveri del mondo e le recenti violenze sono state causate dall’aumento dei prezzi alimentari. La situazione si è aggravata il 7 aprile, quando tremila persone si sono riunite in una marcia di protesta nella capitale, sfociata negli scontri che hanno causato 7 morti e un centinaio di feriti. Questi eventi hanno portato alle dimissioni del Primo Ministro Jacques Edouard Alexis e ora da più parti si chiedono anche quelle del Presidente René Preval. (S.G.)







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