2008-04-23 15:31:49

Europa-Maghreb: i vescovi a confronto sull'Islam


Le migrazioni verso l’Europa, le nuove questioni pastorali poste dai matrimoni misti, le conversioni: sono solo alcuni dei temi discussi nei giorni scorsi a Parigi dai vescovi del Maghreb e dell’Europa, all’incontro della Commissione mista che si riunisce ogni due anni. Il tema della due giorni 2008, animata dalla Commissione episcopale per la Missione universale della Chiesa insieme ai Servizi nazionali della Missione stessa, della pastorale dei migranti e degli itineranti e al Servizio nazionale per le relazioni con l’Islam, è: “Diversità ed evoluzione degli Islam nelle due sponde del Mediterraneo”. Obiettivo della Commissione mista è quello di consentire ai vescovi la condivisione di questioni che toccano le Chiese di entrambe le aree, per pensare ad una pastorale che risponda alle problematiche dell’oggi. Nell’ambito dell’incontro sono state anche toccate le tematiche sottolineate dai vescovi dell’Algeria in una lettera indirizzata ad alcune diocesi lo scorso febbraio. I presuli, che invitano ancora una volta alla “solidarietà evangelica” con il popolo algerino, evidenziano gli ostacoli che in questi ultimi tempi impediscono di viverla. Le difficoltà per la concessione dei visti di entrata, ad esempio, non consentono ai responsabili delle congregazioni religiose presenti in Algeria di incontrare le loro comunità e di sostenere il loro impegno nel Paese. Lo Stato ha recentemente ribadito che non ha alcuna volontà di mettere in discussione la presenza della Chiesa cattolica in Algeria e che una commissione ministeriale ad hoc studierà le problematiche presentate dai presuli. Nella loro lettera i vescovi ribadiscono inoltre che la vita al seguito di Gesù implica la gratuità nel servizio e che la Chiesa in Algeria vuole accogliere l’altro nel rispetto delle diversità. Infine ricordano che ad impegnare le comunità cristiane nel Paese sono il sostegno scolastico e quello all’artigianato, la formazione delle donne e quella professionale, l’aiuto ai portatori di handicap, alle persone bisognose e agli ultimi, l’accoglienza dei bambini e delle mamme, la gestione di biblioteche per studenti. Una solidarietà quotidiana, concludono i presuli, che da decenni, nella relazione tra cristiani e musulmani, ha dato vita ad una Chiesa locale divenuta feconda per la Chiesa universale. (T.C.)







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