2008-04-22 14:49:42

Nuovo record per il petrolio che supera i 118 dollari: l'OPEC disponibile ad aumentare la produzione


Il petrolio continua a bruciare i suoi record. Il prezzo del greggio a New York ha superato quota 118 dollari arrivando al nuovo primato di 118,05 dollari al barile. A pesare sulle contrattazioni sono le tensioni geopolitiche in Nigeria e la debolezza della divisa statunitense. Intanto l'OPEC, l’Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio, ha annunciato la disponibilità ad aumentare la produzione di cinque milioni di barili al giorno entro il 2012.

Primarie-Stati Uniti
Sfida cruciale oggi in Pennsylvania dove già si vota per le primarie democratiche. In palio ci sono 158 delegati per la convention di fine agosto a Denver che designerà il candidato alla presidenza degli Stati Uniti. In testa al momento nella conta dei delegati c’è Barack Obama che viene però dato per sconfitto in questa tornata. Per Hillary Clinton si tratta di un appuntamento fondamentale se intende sperare ancora nella nomination democratica. Nello Stato americano si tengono anche le primarie repubblicane ma ormai la designazione di John McCain è sicura.
 
Medio Oriente
Secondo messaggio negli ultimi quattro giorni del numero due di Al Qaeda Al-Zawahiri. In un audio ha invitato alla mobilitazione in Iraq poi ha criticato Hamas per la disponibilità a trattare con Israele anche se solo dopo un referendum popolare tra i palestinesi su un eventuale accordo di pace. Sono accese le critiche del segretario di Stato americano Rice all’ex presidente Carter reduce da una missione in Medio Oriente. Il capo della diplomazia americana non ha gradito l’incontro a Damasco tra Carter e la leadership di Hamas, un colloquio sconsigliato dagli Stati Uniti che ritengono il presidente palestinese Abu Mazen l’unico interlocutore nei negoziati con Israele. Intanto sul terreno prosegue la violenza: tre palestinesi sono stati uccisi la scorsa notte in scontri con le forze armate israeliane nel nord della striscia di Gaza.

Kuwat-Iraq
In Kuwait ha preso il via la terza conferenza internazionale dei Paesi vicini dell’Iraq, a cui partecipa nche il segretario di Stato USA, Condoleezza Rice. I lavori sono seguiti da 23 Paesi tra cui i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’ONU e del G8. Il governo di Baghdad ha chiesto ai Paesi del Golfo di annullare gli indennizzi per l’invasione del Kuwait del 1990 che ammontano a diversi milioni di dollari.

Afghanistan
Fiammata di violenza in Afghanistan. Due scuole miste sono state date alle fiamme da estremisti islamici nei pressi di Kabul. Inoltre i talebani hanno rivendicato il rapimento di un direttore scolastico e di due insegnanti. Nel Paese asiatico si contano altri sequestri: sono scomparsi due stranieri, forse due indiani, dipendenti di una compagnia privata americana che fornisce servizi di sicurezza. Nell’azione, è stato rapito anche l’autista del mezzo sul quale viaggiavano. I tre sono stati bloccati nella provincia occidentale di Herat, a ridosso del confine con l’Iran.

Libano-presidenziali
Sono state rinviate ancora le elezioni presidenziali in Libano. Per la 18esima volta in sei mesi, il Parlamento ha deciso di spostare la data che verrà definita nei prossimi tre giorni. Il presidente dell'Assemblea Nabih Berri ha infatti constatato l’assenza del quorum necessario per aprire la seduta.

Indonesia-fiaccola olimpica-Tibet
Prosegue il viaggio della fiaccola olimpica che oggi è a Giakarta, in Indonesia. Strette le misure di sicurezza: almeno duemila agenti vigilano all’interno dello stadio nazionale Bung Karno dove solo 5 mila persone possono assistere alla staffetta. Intanto, prima della partenza, la polizia ha disperso alcuni manifestanti che protestavano a favore del Tibet. Intanto, tra Cina e Francia è sempre più clima di tensione. In poche ore si è passati dall’apprezzamento alla protesta. Prima infatti era stata accolta con favore la lettera del presidente Sarkozy indirizzata ad un’atleta disabile cinese alla quale un attivista tibetano aveva cercato di strappare la fiaccola olimpica a Parigi; poi la stessa Cina ha definito “grossolana interferenza” nei suoi affari interni il conferimento della cittadinanza onoraria di Parigi al Dalai Lama, il leader tibetano considerato un secessionista dal governo di Pechino.

ONU-Kosovo
Il Kosovo è al centro di una riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Ieri in una sessione a porte chiuse, il presidente serbo Tadic ha rilanciato l’ipotesi di nuovi colloqui con Pristina nonostante la proclamazione unilaterale dell’indipendenza. Il numero uno di Belgrado ha auspicato “una soluzione stabile in grado di sanare la bruttissima situazione creata dalla decisione unilaterale” kosovara. Un passo che potrebbe aprire, ha detto Tadic, un pericoloso vaso di Pandora in altre parti del mondo.

Italia-Alitalia
Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi dedicato alla delicata vicenda di Alitalia, ulteriormente complicatasi ieri sera dopo l’annuncio di Air France-KLM di ritirare la propria offerta. Intanto il titolo della compagnia di bandiera ha avuto una mattinata nervosa in Borsa, prima un calo dell’11,29 per cento e poi la sospensione delle quotazioni. Aeroflot ha fatto sapere di attendere da Roma "proposte ufficiali", mentre anche Lufthansa al momento resta alla finestra.
 
Bulgaria
Rimpasto di governo in Bulgaria dopo lo scandalo che ha travolto alcuni esponenti dell’esecutivo. Sostituito il ministro dell’interno che, il 13 aprile scorso, aveva annunciato le sue dimissioni per il suo coinvolgimento in un’inchiesta per corruzione. Cambio anche al vertice della Difesa, Agricoltura e Sanità; è stato inoltre nominato un nuovo ministro senza portafoglio responsabile dei Fondi europei.

Zimbabwe
A margine dei lavori dell’UNCTAD, Conferenza dell’ONU sul commercio e lo sviluppo tenutasi a Accra, in Ghana, il segretario generale delle Nazioni Unite ha incontrato Morgan Tsvangirai, leader dell’opposizione dello Zimbabwe. Quest’ultimo ha chiesto un intervento del Palazzo di Vetro per porre fine alla crisi politica seguita al voto del 29 marzo scorso. Ban Ki-moon ha parlato di “una situazione umanitaria molto grave” e si è detto preoccupato. Nel Paese ancora non si conoscono i risultati delle elezioni presidenziali.
 
Somalia
Illesi i 12 membri della nave degli Emirati Arabi Uniti - sequestrata ieri da un gruppo di pirati al largo delle coste della Somalia- dopo la sparatoria condotta dalle truppe dell’esercito del Puntland, regione semiautonoma nel nord est del Paese africano. L'equipaggio è stato liberato: nell’attacco tre pirati sono rimasti feriti.(Panoramica internazionale a cura di Benedetta Capelli)

 

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 112

 
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