2008-04-21 12:56:04

Sul viaggio del Papa la riflessione del cardinale George, presidente della Conferenza episcopale statunitense


Sulla visita del Papa negli Stati Uniti e all’ONU ascoltiamo, al microfono di uno dei nostri inviati, Sean Lovett, la riflessione del cardinale Francis Eugene George, presidente della Conferenza episcopale statunitense:RealAudioMP3


R. – The visit of the Holy Father...
La visita del Santo Padre agli Stati Uniti e alle Nazioni Unite, prima di tutto, ha mostrato qualcosa che tutti noi conoscevamo e cioè che Benedetto XVI è un maestro meraviglioso. Ha parlato in modo chiaro della verità in rapporto alla libertà, alla pace, ai diritti umani, all’ecumenismo. Penso in particolare che le sue parole daranno il via ad un nuovo senso della missione delle Nazioni Unite nel mondo. E’ stata dunque una visita molto importante per la qualità del messaggio. Un altro aspetto è stato anche l’entusiasmo che ha generato, e in cui si è vista la dimensione della personalità del Santo Padre, che forse molte persone non conoscevano bene: la sua umiltà, la sua sincerità, la sua carità e il suo amore per tutti, specialmente per le vittime degli abusi sessuali. Si è vista la grande risposta dei giovani e la felicità di un Pontefice che è entrato in sintonia con loro. E’ stata un’esperienza davvero emozionante per il Santo Padre in questi giorni.

 
D. – Come americano è sorpreso da questa incredibile risposta, giunta dai più diversi livelli: dalle autorità civili e politiche, dai religiosi, dai fedeli e dalla gente della strada?

 
R. – We’re surprised only in the sense...
Siamo sorpresi solo nel senso che pur conoscendo la qualità del Santo Padre, non eravamo sicuri di come effettivamente la gente avrebbe compreso chi era il Santo Padre. Quindi, è stata una sorpresa davvero piacevole. Penso che lasci la Chiesa degli Stati Uniti più forte, più unita e certamente lascia noi vescovi con la forza di fare il nostro lavoro in maniera più efficace che nel passato e di questo gli siamo estremamente grati.

 
D. – Il Papa più volte durante la visita ha affrontato con estrema chiarezza lo scandalo degli abusi sessuali. Gli Stati Uniti possono ora voltare pagina e guardare avanti con più fiducia?

 
R. – I would hope so…
Lo spero. Ma molto incoraggiante per i vescovi è stato il fatto che il Santo Padre abbia approvato quel lavoro che noi abbiamo fatto negli ultimi anni per cercare di proteggere i bambini. In un contesto sociale dove gli abusi sessuali sembrano prevalere, la Chiesa ha fatto più di qualsiasi altra istituzione per cercare di rispondere a questo problema concretamente. Perciò in nessun modo esiste un distacco tra quello che vuole il Papa e quello che i vescovi americani stanno facendo. E questo è stato un grande incoraggiamento per noi, per continuare ad affrontare in modo più ampio il problema, come lui stesso ha detto, perché nell’intera società avvengono abusi nelle famiglie, nelle scuole e in altri luoghi e le vittime di questi abusi non sono rispettate nello stesso modo in cui sono state rispettate le vittime degli abusi sessuali da parte dei preti.







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