Si è chiuso ieri a Napoli il VII Incontro nazionale dei docenti universitari promosso
dalla CEI
“La particolare fase che stiamo vivendo risente in maniera sempre più evidente di
forme di frammentazione culturale, e di solitudine con l’inevitabile conseguenza di
rendere troppo lunghi i tempi previsti per la laurea e di non agevolare in alcun modo
la crescita umana e spirituale degli studenti”: inizia così la lettera del Forum delle
associazioni degli studenti universitari, presentata ieri mattina durante l’ultima
sessione del VII Incontro nazionale dei docenti universitari, promosso dall’Ufficio
nazionale per l’educazione, la scuola e l’Università della CEI, a Napoli. Nel documento
- riferisce l'agenzia Sir - viene denunciata la mancanza di spazi universitari in
cui “i giovani possano sentirsi responsabili del proprio studio e del proprio futuro”
e si chiede al mondo accademico “una sintesi più ampia, più completa, che abbia al
centro di tutto la ricerca del senso pieno della vita, al cui interno fede, ragione,
vita e cultura, s’integrino in un contesto di consapevolezza e di libertà”. Obiettivo
dei due giorni di convegno, ha spiegato uno degli organizzatori, mons. Bruno Stenco,
è stato “iniziare a identificare le questioni che riguardano l’Università sulle quali
confrontarci e rilanciare con forza l’idea di creare una rete di collegamento tra
docenti universitari cattolici”. Tanti gli argomenti su cui gli esponenti del mondo
accademico di sono confrontati: “dalla riforma dell’Università in Italia e in Europa”,
al problema “della meritocrazia sia riguardo gli studenti sia i docenti”, dalla questione
di come "garantire l'eccellenza nell'Università di massa", al fondamentale tema dell’
“unità del sapere” e dell’Università come “comunità educativa”. (S.G.)