Impegno per la sorte dei cristiani in Iraq: corteo a Bruxelles dopo il “no” della
UE alla proposta di accogliere gli esuli
Quattromila in corteo a Bruxelles. Dopo il “no” dell’Unione Europea alla proposta
tedesca di aprire le proprie frontiere ai profughi cristiani dell’Iraq, migliaia di
iracheni provenienti da tutta Europa hanno protestato sabato a Rond Point Schuman,
quartiere dove hanno sede le istituzioni comunitarie. Gli organizzatori della manifestazione
hanno fatto appello sia all’UE che agli Stati Uniti affinché si impegnino per la sorte
dei cristiani: “Non vogliamo che i nostri confratelli siano costretti a lasciare l’Iraq”
hanno dichiarato. L’Ue non ha contestato il fatto che i cristiani siano una minoranza
fragile e minacciata, ma, come è stato spiegato al termine del Consiglio dei ministri
della Giustizia e degli Interni a Lussemburgo, l’Unione non è pronta a creare un accesso
preferenziale alle richieste di asilo degli esuli iracheni. Anche se, hanno precisato,
i singoli Stati potranno comportarsi come preferiscono in materia di accoglienza.
La proposta di ospitalità per i cristiani dell’Iraq era stata avanzata dal ministro
tedesco dell’Interno Wolfgang Schaeuble. (V.V.)