Solo con una salda testimonianza del Vangelo i cristiani possono rispondere alle sfide
di un mondo che cambia: così, il Papa nell’incontro ecumenico nella chiesa St. Joseph
di New York
I cristiani diano testimonianza trasparente delle “ragioni della nostra speranza”,
contrastando le ideologie secolarizzate che rigettano la verità trascendente: è l’esortazione
rivolta da Benedetto XVI agli esponenti delle confessioni cristiane statunitensi,
riuniti ieri sera nella chiesa St. Joseph di New York per un incontro ecumenico con
il Papa. Un evento su cui ci riferisce Alessandro Gisotti: (canti) La
Parola di Dio infiammi di speranza i nostri cuori sul cammino dell’unità: è l’auspicio
di Benedetto XVI levato nella Chiesa newyorkese di St. Joseph, cornice dell’incontro
ecumenico del viaggio apostolico in terra americana. Un evento contraddistinto da
un clima di grande cordialità in quella che è sorta come parrocchia nazionale tedesca
nel periodo di massima emigrazione dalla Germania verso gli Stati Uniti. All’arrivo,
il Santo Padre è stato accolto da alcune mamme con i loro bimbi, ai quali il Papa
ha dispensato carezze e gesti di affetto.
“Most
Holy Father, welcome to St Joseph parish…” Mons. Dennis Sullivan, incaricato
per l’ecumenismo dell’arcidiocesi di New York, ha dato il benvenuto al Papa ed ha
sottolineato l’interesse dei rappresentanti delle Chiese cristiane statunitensi per
il suo Magistero.
(applausi) Nel
suo intervento, Benedetto XVI ha offerto un’approfondita riflessione sul movimento
ecumenico intrecciandola con un’analisi del fenomeno della globalizzazione:
“Globalization
has humanity poised between two poles…” “La globalizzazione – ha rilevato
– ha posto l’umanità tra due estremi. Da una parte, il crescente senso di interrelazione
e interdipendenza tra i popoli”. Una situazione, ha riconosciuto, che “offre la possibilità
di migliorare il senso della solidarietà globale e della condivisone della responsabilità
per il bene dell’umanità”. Dall’altra, ha aggiunto, “non si può negare che i rapidi
cambiamenti che avvengono nel mondo presentano anch’essi segni molesti di frammentazione
e di ripiegamento nell’individualismo”.
“The expanding
use of electronic communications…” “L’impiego sempre più esteso dell’elettronica
nel mondo delle comunicazioni – ha proseguito – ha paradossalmente comportato un aumento
dell’isolamento”. Per questo, ha detto, “molti giovani” cercano “forme più autentiche
di comunità”. D’altro canto, ha osservato, è “fonte di grave preoccupazione il diffondersi
dell’ideologia secolarista che mina e addirittura rigetta la verità trascendente”.
E’ quanto mai necessaria “una fedele testimonianza del Vangelo”, ha esortato, specie
in un periodo nel quale la fede cristiana “è spesso messa in discussione da mode di
pensiero ampiamente presenti negli ambienti universitari, nei mass-media e nell’opinione
pubblica”. Il Papa ha rilevato con rammarico anche una “frammentazione delle comunità
cristiane” e una confusione sullo “stesso messaggio del Vangelo”:
“Scientific
discoveries and their application…” “Le scoperte scientifiche e le loro
realizzazioni”, ha affermato, “offrono senza dubbio all’umanità nuove possibilità
di miglioramento”. Tuttavia, ha avvertito, non significa che il “conoscibile sia limitato
a ciò che è empiricamente verificabile, né che la religione sia confinata al regno
mutevole della esperienza personale”: “For christians to
accept this faulty line of reasoning…” “L’accettazione di questa erronea
linea di pensiero – ha ribadito – porterebbe i cristiani a concludere che nella presentazione
della fede cristiana non è necessario sottolineare la verità oggettiva”. Il risultato,
ha proseguito, è “riscontrabile nella continua proliferazione di comunità che sovente
evitano strutture istituzionali” e privilegiando “i gusti personali”, “minimizzano
l’importanza per la vita cristiana del contenuto dottrinale”. Anche all’interno del
movimento ecumenico, ha aggiunto, “i cristiani possono mostrarsi riluttanti ad asserire
il ruolo della dottrina per timore che esso possa soltanto esacerbare piuttosto che
curare le ferite della divisione”. Parole corredate da una viva esortazione: “Only
by “holding fast” to sound teaching…” “Soltanto restando saldi all’insegnamento
sicuro – ha detto il Papa – riusciremo a rispondere alle sfide con cui siamo chiamati
a confrontarci in un mondo che cambia”. Una testimonianza ferma “alla verità al Vangelo
e al suo insegnamento morale”: questo, ha concluso, è il messaggio che “il mondo si
aspetta di sentire” dai cristiani. Dopo il discorso, il Papa ha scambiato alcune parole
con ognuno dei 15 rappresentanti delle diverse comunità presenti:
“Holiness,
may I present Bernice King…” Tra questi anche Bernice
King, figlia del leader del movimento per i diritti civili Martin Luther King, di
cui proprio nei giorni scorsi si è celebrato il 40.mo anniversario della morte. Dopo
l’incontro, Papa Benedetto ha fatto ritorno alla nunziatura accompagnato da ali festanti
di fedeli che lo hanno salutato al suo passaggio. (canti)