2008-04-19 15:19:48

Appello dei vescovi del Cile in difesa della vita


Con un accorato appello in difesa della vita e della convivenza pacifica, si sono conclusi ieri a Punta de Tralca i lavori della 95.ma Assemblea plenaria dell’episcopato cileno. Ad illustrare alla stampa i sei punti ritenuti fondamentali dai presuli è stato il presidente della Conferenza episcopale cilena il vescovo di Rancagua, mons. Alejandro Goic. In particolare i vescovi hanno espresso preoccupazione per il livello di aggressività tra i politici e le istituzioni del Paese: “Squalificare o delegittimare le decisioni delle istituzioni quando ciò che affermano non concorda con la propria posizione - precisano - è un’abitudine arbitraria”. Altro tema chiave è la difesa della vita e in particolare il dibattito sulla cosiddetta “pillola del giorno dopo”, che l’episcopato ha già rifiutato condannando la sua distribuzione e la sua commercializzazione. La vita, sottolineano, “si difende con adeguate politiche in favore della famiglia, aumentando le opportunità educative e i posti di lavoro”. Il Paese – sottolineano – ha bisogno di una politica capace di dare risposte vere ai problemi “offrendo ai cittadini un vero clima di amicizia civica con un dibattito culturale alto”. Secondo i vescovi si deve dare “onestà e trasparenza” al dibattito politico e ai suoi protagonisti. La “mancanza di queste due condizioni - spiegano - erode la fiducia pubblica”. Infine, i presuli invocano soluzioni per le “gravi difficoltà che affrontano soprattutto i ceti più poveri, in particolare nell’ambito del carovita, del lavoro e del rifornimento energetico nonché della sicurezza”. L’auspicio dei vescovi è che le tutele siano estese anche ai popoli indigeni, che – affermano – rappresentano un contributo ed una ricchezza enorme per il Paese. (A cura di Luis Badilla)







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