Segnali di reciproca fiducia dalla Commissione bilaterale Santa Sede-Israele
Con il comunicato congiunto rilasciato al termine dei suoi lavori, ieri nella sede
del Ministero degli esteri israeliano a Gerusalemme, la Commissione bilaterale permanente
di lavoro tra la Santa Sede e lo Stato di Israele ha annunciato che terrà la sua prossima
sessione plenaria il 28 maggio prossimo, in Vaticano. "Plenaria" si definisce la sessione
presieduta dai massimi livelli (appena al di sotto di quello ministeriale) dei rispettivi
dicasteri degli esteri ed integrata anche da alti funzionari. Le Plenarie - riprese
solo il 21 maggio dell'anno scorso dopo un intervallo durato cinque anni - sembra
che le parti intendano tenerle ogni sei mesi, come hanno effettivamente fatto sin
dalla prima sessione di questa nuova serie. Come già altre volte, anche per la riunione
“di lavoro” di ieri, il comunicato parla di "atmosfera di grande cordialità" e che,
in tale clima, le delegazioni "hanno rinnovato la comune determinazione ad accelerare
il loro lavoro mirato a concludere un Accordo il più presto possibile”. L'auspicato
Accordo, richiesto già dall'Accordo fondamentale del 30 dicembre 1993, dovrebbe soprattutto
riconfermare le storiche esenzioni fiscali della Chiesa ed effettuare la restituzione
alla Chiesa di alcune proprietà ecclesiastiche perse negli anni tra cui il santo Cenacolo.
L'annuncio preventivo della data della prossima Plenaria, dice un esperto di rapporti
Chiesa-Stato in Israele, interpellato da AsiaNews, è un buon segno della serietà dei
negoziati e potrebbe essere visto come un indizio che le delegazioni hanno maturato
rapporti di "reciproca fiducia" e metodi di "leale collaborazione in ordine al raggiungimento
di un fine comune". (R.P.)