Convegno a Bologna lancia l'allarme sul proliferare di maghi e sette in Italia
Maghi, guru, stregoni stanno invadendo l’Italia. Spesso con l’obiettivo di allontanare
le persone da una vita normale. Questo il grido d’allarme lanciato a Bologna nel corso
del convegno “Religioni, filosofie, sette”, promosso da Conferenza episcopale regionale,
Facoltà teologica dell’Emilia Romagna, Gris, Istituto “Veritatis Splendor”, Fondazione
“Dignitatis Humanae” e Associazione “Comunità Papa Giovanni XXIII”. “Ogni giorno”
racconta don Aldo Buonaiuto responsabile del Telefono verde “anti sette occulte”,
fondato nel 2002 da don Oreste Benzi, “riceviamo decine di chiamate da ogni parte
d’Italia. Da noi arrivano soprattutto i genitori alla ricerca di soluzioni per i figli
che improvvisamente cambiano comportamento nel modo di parlare, di vestire, nelle
amicizie. Le vittime delle sette sono in genere giovani che hanno grandi problemi
di relazione e che vivono nella solitudine. Oppure adulti con problemi economici e
di salute, che corrono ovunque cercando le risposte alla propria disperazione. E si
illudono di trovarle nei gruppi pseudo–religiosi, che danno tuttavia soluzioni false
e spesso al limite dell’illecito”. Mons. Luigi Negri, vescovo di San Marino-Montefeltro
ricorda che negli ultimi anni sulle sette “si è peccato di provincialismo riducendo
il fenomeno a un fatto di costume o psicologico e smarrendo quindi il quadro globale”.
Da parte sua il vescovo di Piacenza-Bobbio Gianni Ambrosio ricorda che quella delle
sette “è una sfida pastorale importante perché esse possono attecchire solo se trovano
un terreno preparato. Dobbiamo curare gli aspetti culturali, sociali e religiosi per
far sì che non ci sia un terreno propizio per il diffondersi di certi fenomeni”. (Da
Bologna, Stefano Andrini: per la Radio Vaticana)