Violenze a Mogadiscio: uccisi quattro insegnanti, due britannici e due kenioti
Una vera e propria esecuzione si è consumata in una scuola somala. Due insegnanti
britannici d’origine somala, un uomo e una donnna, e due colleghe keniote sono stati
uccisi la notte scorsa in un attacco armato nella cittadina di Beledweyne, capoluogo
della provincia dell’Hiraan, 300 km a nord di Mogadiscio. Alcuni accusano dell’attacco
il gruppo islamico radicale al Shaabab, che ha però negato ogni responsabilità. Secondo
la ricostruzione dei media locali, 15 uomini armati sono entrati nella notte nella
residenza annessa alla scuola, dove dormivano i quattro maestri e li hanno uccisi
nel cortile. Altre cinque persone sono rimaste uccise ieri a causa dell’esplosione
di una bomba in un cinema a Merka, 100 km a sud di Mogadiscio.
Zimbabwe:
empasse elettorale
Prosegue nello
Zimbabwe l’empasse elettorale. È attesa per oggi la pronuncia dell’Alta Corte.
Il governo sostiene che non hanno ottenuto la maggioranza assoluta né il presidente
uscente, Mugabe, né il suo rivale, Tsvangirai, e che è necessario un ballottaggio,
mentre il Movimento per il cambiamento democratico (MDC) di Tsvangirai afferma che
il proprio leader ha vinto le elezioni del 29 marzo. Da Harare, è stato intanto deciso
un riconteggio dei voti in 23 circoscrizioni per sabato prossimo, ma l’opposizione
ha indetto, a partire da domani, uno sciopero generale.
Iraq: liberato ostaggio
Una buona notizia dall’Iraq: le forze irachene hanno liberato il giornalista
britannico, Richard Butler, fotografo del network americano CBS, rapito a Bassora
il 10 febbraio scorso. Lo ha annunciato un portavoce del Ministero della difesa iracheno,
citato dall'emittente televisiva "Al Iraqiya"'.
USA-Iraq
Ancora
in Iraq, 159 soldati di 58 Paesi sono diventati ieri cittadini statunitensi per i
meriti conquistati sotto le insegne dell’Esercito americano. Una solenne cerimonia,
a Baghdad, ha suggellato il riconoscimento. Viceversa, 1.300 soldati e agenti di Polizia
iracheni sono stati radiati dal governo per demeriti durante l’offensiva militare
contro le milizie sciite, lanciata il 25 marzo scorso dalla città di Bassora, dove
oggi un ufficiale dei Servizi segreti iracheni è rimasto ucciso. Ancora sul fronte
della guerra intestina, una fossa comune con una trentina di corpi è stata scoperta
da militari americani nella provincia di Diyala, a nord della capitale, nel cosiddetto
"triangolo sunnita", roccaforte di al Qaida. Dai primi accertamenti, si valuta che
i morti siano stati sepolti circa otto mesi fa. A fine marzo, nella stessa zona era
stata scoperta un'altra fossa comune con 37 corpi.
Iran-incidente
Non
è stato un attentato, come ipotizzato in un primo momento, ma un incidente dovuto
a negligenza - hanno confermato le autorità iraniane - l’esplosione che sabato scorso
ha devastato la moschea dei Martiri a Shiraz, nel sud del Paese, causando 12 morti
ed oltre 200 feriti.
Minacce Nobel Pace
Ebadi
Sempre in Iran, l’avvocato Shirin Ebadi, Premio Nobel per la Pace
ha denunciato alla Polizia di aver ricevuto, lei ed i suoi familiari, nuove minacce
di morte per la sua attività in difesa dei diritti umani.
USA-Iran
Rivelazione
del quotidiano britannico "The Independent" oggi su Internet: colloqui segreti sarebbero
avvenuti negli ultimi cinque anni tra americani e iraniani. Gli incontri tra ex diplomatici
americani ed esperti con accademici e consiglieri politici iraniani sarebbero avvenuti
in luoghi diversi, fuori da Stati Uniti ed Iran, ed avrebbero trattato del programma
nucleare di Teheran e dei rapporti fra i due Paesi.
Afghanistan
Nel
sud dell'Afghanistan, due soldati britannici della Forza internazionale di assistenza
alla sicurezza (ISAF) della NATO sono rimasti uccisi e altri due feriti, in un'esplosione
che ha coinvolto la loro auto, nei pressi della base aere di Kandahar. Sono 93 i soldati
del Regno Unito che hanno perso la vita nel Paese asiatico.
Medio
Oriente
Nuovo incontro ieri a Gerusalemme tra il primo ministro israeliano,
Ehud Olmert, e il presidente palestinese, Abu Mazen, in vista del viaggio negli Stati
Uniti del presidente dell'ANP, l'Autorità nazionale palestinese. In contemporanea,
il capo di Stato israeliano, Shimon Peres, si è incontrato l'ex presidente statunitense
Jimmy Carter ed è poi partito da Tel Aviv alla volta della Polonia per una visita
ufficiale di quattro giorni, durante la quale parteciperà alle cerimonie per il 65.mo
anniversario dell'insurrezione del Ghetto ebraico di Varsavia.
Dialogo
Cina-Taiwan Taiwan e la Cina sono d'accordo nel riprendere il dialogo interrotto
otto anni fa. La ha dichiarato il vicepresidente eletto di Taiwan Vincent Siew, che
sabato scorso ha incontrato in occasione di un convegno internazionale il leader cinese,
Hu Jintao. Il presidente eletto, Ma Ying-jeou, succederà in maggio all'indipendentista,
Chen Shui-bian, che nei suoi otto anni al potere è stato una dolorosa spina nel fianco
per Pechino. Il partito di Ma e Siew - il Kuomintang - è d'accordo col Partito comunista
al potere a Pechino nell'affermare che esiste ''una sola'' Cina, ma si dichiara disposto
alla riunificazione solo dopo che a Pechino sarà stato istituito un sistema democratico.
Tour fiamma olimpica
Prosegue, nel mondo la tormentata staffetta
della fiamma olimpica. Dopo la tappa in Tanzania, relativamente tranquilla, la fiaccola
è arrivata stamane all’alba a Mascate capitale dell’Oman, unica sosta mediorientale.
Fiduciose le autorità del Sultanato che la torcia brucerà senza incidenti. Prossima
partenza alla volta di Islamabad in Pakistan.
Nepal:
vittoria del Partito maoista
In notevole vantaggio gli ex ribelli maoisti
del Nepal nelle storiche elezioni - svoltesi giovedì scorso - per un'Assemblea costituente
che dovrebbe trasformare la Monarchia in Repubblica. Lo ha annunciato stamane la Commissione
elettorale. Secondo i risultati dello spoglio, i maoisti hanno ora più seggi di ogni
altro partito.
Elezioni in Italia
In Italia, prossima
la chiusura dei seggi, prevista per le ore 15, nella seconda giornata del voto che
ha chiamato alle urne circa 47 milioni e 500 mila cittadini per il rinnovo del Parlamento,
oltre all’elezione di presidenti e consigli di 8 Province, sindaci e consigli di 423
Comuni, tra cui Roma, e presidenti e consigli delle Regioni Sicilia e Friuli Venezia
Giulia. Alle ore 22 di ieri sera l’affluenza del 66,5 per cento alla Politiche era
in calo di 4 punti rispetto al 62,5 delle consultazioni del 2006. In aumento invece
di oltre cinque punti il voto amministrativo. Si attendono quindi i primi exit
poll, quindi le proiezioni sui primi risultati, a partire dallo spoglio delle
schede di Senato e Camera; quindi domani dalle ore 14 gli esiti sulle Amministrative.
Governo spagnolo: promessa al Re
In Spagna, promessa del nuovo
governo di fronte al re. Al posto del tradizionale giuramento, i 17 ministri dell’esecutivo
socialista del premier, José Luis Zapatero, hanno formulato questa mattina una promessa
davanti a Juan Carlos. Vicino ai neoministri, un tavolo dove erano appoggiate la Bibbia
e la Costituzione. Nel Palazzo reale della Zarzuela, hanno assistito alla cerimonia
anche la Regina Sofia, i presidenti di Camera e Senato, José Bono e Javier Rojo, e
della Corte costituzionale, Maria Emilia Casas. Per la prima volta nella storia del
Paese, il nuovo governo, che si riunirà alle 16,30 di questo pomeriggio, prevede più
donne, nove che uomini, otto. Fra i passaggi di consegne al nuovo esecutivo, il più
atteso è quello fra Josè Antonio Alonso e Carme Chacon, la prima donna ministro della
Difesa in Spagna.
Aviaria
Cresce l’allarme
per l'influenza aviaria nella Corea del Sud, dove continua ad espandersi l'epidemia
nel sud-ovest del Paese, con 32 focolai isolati, di cui 15 appartenenti al ceppo H5N1,
in grado di trasmettersi all'uomo, e che - stando ai dati dell'Organizzazione Mondiale
della Sanità - dal 2003 ha ucciso nel mondo 238 persone.
Mercati finanziari
Apertura
di settimana fortemente negativa per le Borse asiatiche ed anche europee, complice
il clima di sfiducia sull'economia mondiale emerso dal vertice dei ministri finanziari
del G7. I listini del Sudest e dell'area del Pacifico accusano il peggior ribasso
dell'ultimo mese: Tokyo chiude con una perdita di oltre il 3%, giù anche Hong Kong,
Singapore e Shanghai. In rialzo il prezzo del petrolio, che sale a 110,57 dollari
al barile nelle contrattazioni elettroniche al mercato di New York. (A cura di
Roberta Gisotti)
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana
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