Polonia: sondaggio del settimanale cattolico Niedziela sulle vocazioni sacerdotali
e religiose
Il più diffuso settimanale cattolico in Polonia, “Niedziela”, con sede a Czestochowa,
pubblica oggi un sondaggio sulle vocazioni sacerdotali e religiose a tre anni dalla
morte di Giovanni Paolo II, nel paese natale di Papa Wojtyła. Il sondaggio - ripreso
dall'Agenzia Fides - è stato realizzato dall’Istituto di Statistica della Chiesa cattolica
sotto la direzione di padre Witold Zdaniewicz, per incarico del settimanale cattolico
Niedziela. Secondo i risultati del sondaggio, per i cattolici della Polonia la vocazione
sacerdotale è una cosa tra le più importanti e fondamentali della vita religiosa.
Il 55,7% dichiara il proprio desiderio che il figlio diventi sacerdote. Ma soltanto
il 14,9 % è chiaramente favorevole al fatto che la figlia diventi religiosa e soltanto
il 22,3% acconsentirebbe alla vocazione religiosa della figlia. Secondo il sondaggio,
la fonte principale e più importante della nascita di una vocazione sacerdotale è
per il 39,3 % la famiglia, per il 32,2 % la personalità del candidato al sacerdozio
e per il 27, 3% l’esempio personale del sacerdote in una parrocchia. Per i cattolici
polacchi il sacerdote ricopre un ruolo importante per la Chiesa (96,7 %) e per l’87,2%
degli intervistati la vocazione sacerdotale ha influenze positive per la vita sociale.
Per il 70% degli intervistati la vocazione al sacerdozio nasce nei gruppi dei chierichetti
e dei ministranti. Per questo, nell’ambito della Settimana di preghiera per le Vocazioni,
nei giorni 11 e 12 aprile il Seminario Maggiore dell’Arcidiocesi di Częstochowa ha
ospitato l’ incontro vocazionale e i Laboratori liturgici per i chierichetti. “Attraverso
questa iniziativa abbiamo voluto presentare la ricca e importante problematica della
Chiesa di oggi e dare testimonianza che la liturgia è il cuore dell’attività quotidiana
nella Chiesa" spiega don Jacek Zieliński, moderatore-prefetto del Seminario Maggiore.
(R.P.)