In Thailandia un gruppo di volontari traduce con la lingua dei segni la Santa Messa
per non udenti
A Bangkok, in Thailandia, un gruppo di volontari traduce per i non udenti della comunità
la Santa Messa domenicale con la lingua dei segni. “Grazie alla parrocchia – sottolinea
un falegname sordomuto – ho capito che Dio ama la vita di tutti e anche la mia”. Lo
scorso mese di febbraio – ricorda il quotidiano della Santa Sede, “L’Osservatore Romano”
– il gruppo dei non udenti è stato ufficialmente costituito sotto l’egida della Conferenza
episcopale della Thailandia. Da qualche settimana, i sordomuti hanno anche iniziato
a frequentare le lezioni di catechismo. “Vorrei che i non udenti – spiega Narong,
traduttore nella lingua dei segni e volontario della parrocchia – venissero trattati
alla stregua delle altre persone, con gli stessi diritti e pari dignità. Il segretario
della Commissione cattolica per l’evangelizzazione dei popoli, padre Vatchasin Kritcharoen,
ha sottolineato infine che i non udenti non pretendono gentilezza e commiserazione
dagli altri, ma vorrebbero semplicemente essere accettati per quelli che sono, in
quanto uguali agli altri esseri umani”. (A.L.)