I vescovi del Perù: il movimento Isaías, composto anche da sacerdoti e religiosi dissidenti,
porta confusione tra i fedeli
In un comunicato inviato a diverse agenzie cattoliche, dieci vescovi del sud andino
del Perù precisano di non appoggiare il movimento denominato “Isaías”, associazione
di sacerdoti e religiosi dissidenti. Tale movimento – scrivono i presuli – afferma
di voler contribuire al rafforzamento della fede nella comunità cristiana. Ma questa
associazione – scrivono i vescovi – porta confusione tra i fedeli e non ha alcuna
approvazione giuridica ecclesiastica. I presuli spiegano inoltre di non essere stati
informati della sua creazione. Seguendo una linea di formazione teologica e pastorale
– si legge poi nel comunicato - il movimento “Isaías” si inserisce, in realtà, in
una prospettiva divergente dal magistero della Chiesa. I vescovi hanno anche ribadito
di non voler “finanziare le attività del movimento”. L’associazione è nata per iniziativa
di alcuni sacerdoti, religiosi e laici provenienti da diverse circoscrizioni ecclesiastiche
del sud e del centro del Perù. (A.L.)