Al via la causa di beatificazione di padre Minozzi, "trascinatore di giovani"
Oltre mille persone, tra cui moltissimi giovani, hanno partecipato ieri alla cerimonia
di avvio dell’inchiesta diocesana per la causa di beatificazione del Servo di Dio
padre Giovanni Minozzi, così ricordato dal cardinale vicario Camillo Ruini: “Un uomo
capace di guardare alla storia con intuito profetico, instancabile nello spendere
totalmente se stesso nella carità”. Ai fedeli giunti a Roma, nella vasta Aula della
Conciliazione in Laterano, da tutta Italia, il porporato ha espresso l’auspicio che
“questa causa possa giungere presto a positivo compimento, almeno nella sua fase diocesana”.
Nato a Preta di Amatrice, in provincia di Rieti, nel 1884, padre Minozzi, riferisce
il quotidiano Avvenire, è ordinato sacerdote a Roma nel 1908 e come cappellano militare,
durante la prima guerra mondiale, insieme al barnabita padre Giovanni Semeria, si
dedica ad alleviare le sofferenze dei soldati. Nel 1919 i due sacerdoti fondano l’Opera
Nazionale per il Mezzogiorno d’Italia e realizzano, in pochi anni, centinaia di case
accoglienza per orfani. A sostegno dell’iniziativa padre Minozzi dà vita alla congregazione
religiosa maschile dei Discepoli e a quella femminile delle Ancelle delle Carità,
oggi eredi di una missione che solo in Italia conta una cinquantina di progetti.
Muore a Roma nel ’59. Tanti i suoi ex alunni presenti alla cerimonia insieme al postulatore
padre Francesco Bracciani e al Generale dei Discepoli padre Antonio Giura che così
lo ha definito: “Un trascinatore di giovani, capace di guidarli a Dio, arricchendo
le loro vite umanamente e spiritualmente”. (S.G.)