Cresce il fronte delle defezioni per la cerimonia d'apertura delle Olimpiadi di Pechino
2008
Le autorità cinesi devono registrare un nuovo pesante forfait per la cerimonia
di apertura dei giochi di Pechino 2008. Il segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon,
ha annunciato che non sarà nella capitale cinese per motivi di agenda. Intanto, prosegue
tra le proteste il tour della fiamma olimpica, che oggi sfilerà per le vie di Buenos
Aires. Per il punto della situazione, il servizio di Marco Guerra:
Fra
la comunità internazionale, continua a crescere il fronte delle defezioni per la cerimonia
d’apertura delle olimpiadi di Pechino 2008. Dopo il premier britannico, Gordon Brown,
anche il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon, ha annunciato che non sarà nella
capitale cinese, anche se - formalmente – per motivi di agenda. Verso la via del boicottaggio
anche il Parlamento europeo, che ieri ha accolto una risoluzione che prevede
un eventuale rifiuto a partecipare alla cerimonia inaugurale, qualora le autorità
cinesi non riavviassero il dialogo con il Dalai Lama. Quest’ultimo, prima di arrivare
a Seattle, ha comunque ribadito di essere favorevole allo svolgimento dei Giochi Olimpici
a Pechino, ma che nessuno ha il diritto di reprimere la libertà di opinione. Dal
canto suo, la Cina resta però inamovibile e rispedisce al mittente ogni monito sulla
crisi tibetana. Proprio oggi, il ministro degli Esteri di Pechino si è detto indignato
dalla risoluzione votata dal Congresso statunitense, che chiede a Pechino di ''mettere
fine al sua repressione nel Tibet”. Prosegue, infine, il turbolento giro mondiale
della torcia olimpiaca. Oggi, la fiamma sfilerà per le principali vie di Buenos
Aires, protetta da un imponente sistema di sicurezza che schiererà di più di 6000
agenti delle forze dell’ordine. Tuttavia, i manifestanti pro-Tibet hanno già fatto
sapere di aver preparato una serie di azioni dimostrative.
Iraq Il
presidente statunitense Bush, nel suo consueto Discorso alla nazione, si è detto in
linea con le indicazioni del generale Petraeus, confermando che congelerà il rientro
delle truppe USA dal Paese del Golfo, fissato inizialmente per luglio. L’Iraq sarà
poi al centro della conferenza internazionale che si terrà a Stoccolma il 29 maggio
prossimo, per esaminare i primi risultati del piano quinquennale per lo sviluppo del
Paese arabo, lanciato l'anno scorso anno dall’ONU e sostenuto da oltre 60 Stati. Al
summit, parteciperanno fra gli altri il segretario generale dell'ONU, Ban Ki-moon,
il primo ministro iracheno, Nuri al-Maliki e il segretario di Stato americano, Condoleezza
Rice. Intanto, sul terreno proseguono gli scontri tra le truppe statunitensi e i miliziani
sciiti di Moqtada Sadr. Oggi, sei ribelli sono stati uccisi in un raid aereo a nord
est di Baghdad. Altri sei ribelli sono morti a Bassora sempre a seguito di un attacco
sferrato dal cielo.
Medio Oriente Continuano le operazioni militari
di Israele nella Striscia di Gaza, dopo la minaccia di dure rappresaglie pronunciata
dal primo ministro Olmert, a seguito della morte di due civili israeliani. Questa
notte, due militanti di Hamas sono stati uccisi in un raid aereo. Mentre stamani,
un ragazzo palestinese di dieci anni è stato ucciso, ed altri sei sono rimasti feriti,
dal fuoco dei carri armati israeliani penetrati nella striscia di Gaza con l’obiettivo
sospingere i miliziani a maggiore distanza dai reticolati di confine.
Italia
- elezioni Ultimo giorno di campagna elettorale in vista delle elezioni politiche
e amministrative di domenica e lunedì prossimi. I leader di tutte le forze politiche
sono impegnati nei comizi conclusivi di una campagna elettorale, che ha avuto toni
bassi all'inizio ma animatisi alla fine su alleanze, sondaggi e schede elettorali.
I programmi sono invece rimasti sostanzialmente fuori dai riflettori. Le principali
proposte delle forze politiche nel servizio di Giampiero Guadagni:
Il Partito
democratico di Walter Veltroni propone 12 azioni di governo. Tra queste, la riforma
condivisa delle istituzioni, un patto tra imprenditori e lavoratori, il compenso minimo
per i precari. E ancora: il superamento del duopolio televisivo e il cosiddetto ”ambientalismo
del fare”: realizzare cioè nuove infrastrutture, dopo aver coinvolto le parti in causa.
Tra i temi etici, il riconoscimento dei diritti delle coppie stabilmente conviventi.
Sette invece le "missioni" del Popolo della libertà di Silvio Berlusconi. Si parte
dalla sicurezza del territorio e dal fisco, con l’eliminazione dell’Imposta comunale
sugli immobili (ICI) sulla prima casa, la riduzione delle tasse su straordinari e
tredicesime, incentivi legati alla produttività. Poi, il rilancio delle infrastrutture,
a partire da TAV e Ponte sullo Stretto. Ma la vera novità è il piano-casa, con la
costruzione di alloggi e la riduzione dei mutui. La famiglia è al centro del programma
dell’Unione di centro di Pierferdinando Casini: con la detassazione “selettiva” a
favore delle famiglie monoreddito con figli. Altro punto cardine è la meritocrazia:
centro del sistema educativo. L’UDC è poi favorevole alla diversificazione delle fonti
di energia, compreso il rilancio del nucleare. La Sinistra Arcobaleno di Fausto Bertinotti
mette al centro i temi del lavoro: la sicurezza, la lotta alla precarietà, il potere
d’acquisto dei salari. E sul fronte etico, riconoscimento delle unioni civili anche
tra persone dello stesso sesso, il "sì" alla legge 194 e alla pillola del giorno dopo.
Il partito socialista di Enrico Boselli sottolinea la laicità dello Stato e chiede
la riforma dell’ordinamento giudiziario. Infine, la lista ”Aborto no Grazie” di Giuliano
Ferrara è mirata esclusivamente alla sensibilizzazione sulla necessità di tutelare
e promuovere la vita nascente.
Zimbabwe In
Zimbawe, l’opposizione mantiene ferma la decisione di non recarsi alle urne per il
secondo turno delle presidenziali del 29 marzo scorso. Il presidente uscente, Robert
Mugabe, dovrebbe confrontarsi con Morgan Tsvangirai, ma tra le due parti la tensione
è alta per la rivendicazione del risultato elettorale. Intanto, sale l’attesa per
il pronunciamento dell’Alta Corte del Paese africano, che lunedì prossimo dovrebbe
intervenire con un ordine che costringa la Commissione elettorale a comunicare l'esito
delle presidenziali. Nel frattempo, arriveranno pressioni sulla Commissione - perchè
ponga fine a questo clima di suspence elettorale - anche dalla riunione di emergenza
dei leader dell'Africa meridionale, convocata per discutere dello Zimbabwe, in programma
per questo fine settimana in Zambia. Alla riunione parteciperanno sia Robert Mugabe
sia Morgan Tsvangirai.
Liberazione ostaggi veliero I pirati hanno
liberato i 30 membri dell'equipaggio della nave da crociera francese "The Ponant",
rapiti venerdì scorso dopo un arrembaggio al panfilo al largo della Somalia. L'annuncio
è stato dato dal presidente francese, Nicolas Sarkozy, in una nota in cui si spiega
che il rilascio è avvenuto senza incidenti, ma non si forniscono altri particolari.
Tra gli ostaggi, ci sono 22 francesi, comprese sei donne, sei filippini, un ucraino
e un coreano. Fonti militari francesi hanno riferito che non ci sono stati interventi
armati, sebbene Parigi aveva inviato una nave da guerra nella zona e aveva schierato
un reparto di teste di cuoio a Gibuti. Ulteriori dettagli sull’operazione saranno
resi noti dallo stesso Sarkozy in una conferenza stampa indetta per le 17.
Spagna Come
previsto, con 169 voti a favore, 158 contrari e 23 astenuti, Jose Luis Rodriguez Zapatero
ha ottenuto dal Congresso dei deputati di Madrid l'investitura a capo del governo
spagnolo per il suo secondo mandato.
Russia La Russia prenderà "iniziative
militari" lungo il confine qualora Ucraina e Georgia entrassero nella NATO. Lo ha
detto il capo di Stato maggiore russo, citato dall'agenzia Ria-Novosti. Da sempre,
la Russia si oppone all'ingresso di Ucraina e Georgia nell’Alleanza Atlantica, sostenendo
che sarebbe una minaccia alla sua sicurezza. (Panoramica internazionale a cura
di Marco Guerra)
Bollettino del Radiogiornale della
Radio Vaticana Anno LII no. 102
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