Al via il 15 aprile in Libano una conferenza ecumenica mondiale sul tema delle migrazioni
Le conseguenze del fenomeno migratorio per le comunità ecclesiali, nel contesto del
processo di pace in Medio Oriente: sarà questo il tema principale della Conferenza
ecumenica mondiale che si terrà a Beirut il 15 e il 16 aprile. Al dibattito, parteciperà
una delegazione guidata dal segretario generale uscente del Consiglio Ecumenico della
Chiese (COE), Samuel Kobia, mentre un gruppo di giovani cristiani del Medio Oriente
spiegherà perché molti di loro lasciano la regione, alla ricerca di un futuro migliore.
Il convegno, informa una nota del COE, sarà seguito da una riunione di due giorni
del Global Ecumenical Network on Migration (GEM) che raccoglie organizzazioni ecumeniche
regionali, comunità ed istituzioni cristiane che si occupano di migrazioni in diverse
parti del mondo. “Sarà l’occasione – si legge ancora nella nota – per discutere sulla
risposta delle Chiese ai problemi posti dalla migrazione e per trovare il modo di
vivere insieme in società sempre più diversificate”. Il 17 e 18 aprile, inoltre, la
delegazione guidata dal Pastore Kobia proseguirà la sua missione negli Emirati Arabi
Uniti, dove incontrerà esponenti delle diverse comunità e confessioni presenti negli
Stati del Golfo. Infine, nel corso di una visita ufficiale alle Chiese di Siria, che
avrà luogo dal 19 al 22 aprile, la delegazione parteciperà alle celebrazioni ortodosse
per la domenica delle Palme e per la Settimana Santa. A loro volta, le comunità locali
descriveranno il lavoro compiuto nei confronti dei rifugiati iracheni e parleranno
della loro lunga esperienza in materia di dialogo e di convivenza con i confinanti
Paesi musulmani. (I.P.)