2008-04-10 15:03:50

Zimbabwe: i vescovi denunciano un "assordante silenzio" sull'esito del voto


“Assordante silenzio” sull’esito del voto nello Zimbabwe: a quasi due settimane dalle elezioni presidenziali, i vescovi del Paese africano manifestano in una lettera la loro preoccupazione per la crisi politica. “Non esiste giustificazione a questo ritardo che sta mettendo a dura prova la pazienza della gente”, denunciano i presuli dello Zimbabwe, in una missiva diffusa dalla Commissione Giustizia e pace della Conferenza episcopale dello Stato africano. Un ritardo che “ha generato pettegolezzi, speculazioni, timori e nervosismi” anche fra i candidati e la comunità internazionale. “Il mistero che circonda la riluttanza della Commissione elettorale dello Zimbabwe hanno prodotto sospetti sulla presunta manipolazione dei risultati”, stigmatizzano i presuli, paventando la “sfiducia” dell’elettorato verso le istituzioni, “la tensione politica e perfino l’instabilità”. Dal momento che, secondo la lettera dei vescovi, l’autonomia e la professionalità della Commissione elettorale sono state gravemente danneggiate e compromesse, anche durante il periodo post elettorale, la Conferenza Episcopale continuerà a osservare il Paese. L'arcivescovo Buti Tlhagale, presidente della Conferenza episcopale dell'Africa del sud (che comprende Botswana, Sud Africa e Swaziland), auspica che la tensione in Zimbabwe possa presto svanire e propone la mediazione di un soggetto di specchiata reputazione, come Kofi Annan, segretario uscente dell'ONU, per arrivare ad una soluzione accettabile per il Paese. Sulla crisi elettorale in Zimbabwe si è espressa anche la Caritas Internationalis, accanto alla Chiesa Cattolica e alla popolazione locale nel sollecitare i risultati del voto nell’interesse della pace e della giustizia. L’empasse elettorale ha spinto anche la vicina Zambia ad indire per sabato prossimo un vertice straordinario dell’Organizzazione regionale dell’Africa australe. Ricordiamo che la chiamata alle urne nello Zimbabwe, il 29 marzo scorso, ha visto confrontarsi Robert Gabriel Mugabe, presidente uscente, al potere dal 1980, Simba Makoni e Morgan Tsvangirai. Quest’ultimo è il leader del partito di opposizione, Movimento per il cambiamento democratico, che ha presentato all’Alta Corte dello Zimbabwe un ricorso per la pubblicazione dei risultati elettorali. La Corte si pronuncerà lunedì. (A cura di Virginia Volpe)RealAudioMP3







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