2008-04-10 18:55:14

R.D.CONGO Appello dei vescovi contro la violenza sulle donne


KINSHASA, 10apr08 – Impegnarsi a combattere, in modo pacifico, tutte le forme di violenza sulle donne, in particolare la violenza sessuale: è l’appello lanciato recentemente da mons. Laurent Monsengwo Pasionya, arcivescovo di Kinshasa e presidente della Conferenza episcopale nazionale del Congo (CENCO). “La fede cristiana condanna la violenza, qualunque sia la sua origine – scrive il presule in una nota – poiché partecipa della malvagità di quei metodi che provocano direttamente la morte”. Inoltre, mons. Monsengwo sottolinea che “la violenza contro il sesso femminile contraddice l’armonia originale voluta da Dio tra l’uomo e la donna. Quest’ultima è stata donata all’uomo come un aiuto che gli fosse simile e una compagna della sua stessa natura, creata ad immagine e somiglianza di Dio, ossia dotata della ragione e del libero arbitrio”. Per questo, continua il presidente della CENCO, le violenza sessuali “da una parte si discostano da questa visione di relazioni tra l’uomo e la donna, cui è imposto un rapporto di schiavitù; dall’altra, esse sono agli antipodi della visione cristiana della sessualità”. Non si tratta infatti, aggiunge il presule, di “una semplice relazione carnale”, ma essa implica, all’origine, il concetto di amore e di dono di sé, di temperanza e padronanza di sé, di comunione di cuore e di spirito”, Mons. Monsengwo ribadisce poi che la violenza sessuale sulle donne “non deriva dalla giusta ragione, ma dipende piuttosto da bassi istinti e, invece di elevare l’essere umano, lo riduce al livello del determinismo animale”. Infine, il presule sottolinea come gli abusi sulle donne siano “agli antipodi della cultura africana, in cui la donna è considerata come una madre e la cui missione è fortemente esaltata nella società, poiché la madre è fonte di vita”. Tuttavia, aggiunge il presidente della CENCO, “in Africa come nella concezione cristiana, la madre dona la vita liberamente e volentieri, con gioia e senza costrizione. Al contrario, i rapporti sessuali imposti con la violenza denotano una barbarie estranea alla visione cristiana e alla saggezza africana”. Il presule conclude, quindi, sottolineando che “gli abusi sessuali sono un attentato alla dignità umana della donna. È fondamentale, allora, che le forze di governo, la società civile, le organizzazioni di difesa dei diritti umani e le confessioni religiose si mobilitino per combattere questo flagello sempre più diffuso in tutto il mondo”.
(www.cenco.cd – PIRO)








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