Nepal: la speranza delle Chiese cristiane per una nuova fase nella storia del Paese
Un appello perché le elezioni di oggi, siano prive di violenza, intimidazioni, minacce,
nella speranza che portino a un rinnovato clima di rispetto per i diritti umani nel
Paese: è quanto chiede l’organizzazione “Christian Solidarity Worldwide” nel giorno
in cui 17 milioni di elettori nepalesi si recano alle urne per un voto che potrebbero
dare una svolta alla storia del Paese. Come riferisce l’Agenzia Fides, sebbene la
vigilia delle elezioni sia stata caratterizzata da numerosi episodi di violenza, con
diversi morti e feriti, “gli incidenti occorsi non devono scoraggiare e non devono
oscurare lo sforzo democratico che è in corso in Nepal” ha affermato K.B. Rokaya,
Commissario per i Diritti umani del Nepal e Segretario Generale della Consiglio Nazionale
delle Chiese cristiane nel Paese. “Il Nepal - afferma Christian Solidarity Worldwide
- ha imboccato il sentiero della democrazia. I ritardi che si sono registrati in questo
cammino hanno portato molti osservatori a nutrire dubbi sull’esito felice del processo
di pace ma ora è essenziale che il paese prosegua su questa strada, abbandonando la
violenza e credendo in un futuro migliore”. L’organizzazione propone a tutte le parti
sociali un “codice di condotta”, che rispetti principi di dialogo, tolleranza, pluralismo,
riconoscimento reciproco e pace, capaci di disinnescare ogni conflitto. “La nostra
speranza è che queste elezioni conducano a un Nepal rinnovato, rafforzato nella democrazia,
a un Paese in cui i diritti umani di ogni persona siano tutelati, senza discriminazioni
di casta, religione, etnia o genere”.(R.P.)