Cina: sventato un piano per rapire gli atleti durante le Olimpiadi
E’ in viaggio verso Buenos Aires la fiaccola dei Giochi di Pechino 2008. Il presidente
del Comitato olimpico internazionale (CIO), Jacques Rogge, ha assicurato che l’itinerario
della staffetta non sarà abbreviato. Ma ha anche ammesso che le proteste lungo il
percorso della fiaccola olimpica rischiano di mettere in crisi le Olimpiadi. A questi
timori si aggiungono anche notizie di possibili complotti per colpire i Giochi. Il
servizio di Amedeo Lomonaco:
Le autorità
cinesi hanno rivelato di aver sventato un complotto ordito da una rete criminale che
pianificava il sequestro di atleti, giornalisti stranieri e funzionari sportivi durante
le Olimpiadi. Il Comitato olimpico internazionale ha invitato poi la Cina a
migliorare la situazione nel campo dei diritti umani. Il governo cinese ha chiesto,
a sua volta, di far prevalere lo spirito olimpico e di non politicizzare i Giochi.
Di fronte a questo scenario, la comunità internazionale resta divisa sull'ipotesi
di partecipare, o meno, alla cerimonia di apertura. Il presidente statunitense,
George Bush, ha dichiarato che si recherà a Pechino in occasione delle Olimpiadi.
Il premier britannico, Gordon Brown, ha annunciato invece la sua decisione di non
partecipare alla cerimonia inaugurale. Il Dalai Lama, leader spirituale del popolo
tibetano, ha inoltre ribadito il proprio sostegno ai giochi aggiungendo che la Cina
merita le Olimpiadi. Ma il percorso della fiaccola olimpica prosegue tra le polemiche:
a San Francisco, sono state annullate cerimonie per evitare nuove azioni da parte
degli attivisti pro-Tibet. Altre proteste sono previste a Buenos Aires, dove come
primo tedoforo è stato scelto l’ex calciatore argentino, Diego Armando Maradona, campione
del mondo nel 1986.
Elezioni in Nepal tra le violenze: ieri sono morte
almeno 8 persone Nepal alle urne, oggi, per eleggere l’Assemblea costituente.
E’ una tornata elettorale caratterizzata da grande tensione, dopo che ieri almeno
8 persone hanno perso la vita nel corso di scontri con la polizia. Si tratta soprattutto
di ex ribelli che vogliono rovesciare la monarchia di re Gyanendra. Ce ne parla Maria
Grazia Coggiola:
Sono
aperte da stamattina alle 7.00, ora locale, le urne per eleggere un’Assemblea costituente
che dovrà trasformare il volto del Nepal, consolidare la pace con i maoisti e, molto
probabilmente, anche abolire la secolare monarchia. Circa 17 milioni di elettori sono
chiamati a scegliere 601 rappresentanti, dei quali la metà con il sistema proporzionale.
I principali partiti in lizza sono tre: il conservatore filomonarchico Congresso nepalese,
dominato dalla dinastia politica dei Koirala; il partito comunista nepalese e gli
ex ribelli maoisti. Lo scorso dicembre, queste tre forze, più altri partiti minori,
avevano raggiunto un accordo per creare una Repubblica federale democratica. Il monarca
Gyanendra, spogliato di ogni potere, dopo la rivolta di due anni fa, in un comunicato
ieri ha rivolto un ultimo appello ai suoi sudditi. Negli ultimi due giorni, si sono
verificate numerose violenze, disordini e scontri, tra fazioni rivali, che hanno causato
otto morti. Per ora, non si segnalano incidenti di rilievo. Lo svolgimento del voto
è controllato da osservatori delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea. Si prevede
una partecipazione al voto del 60 per cento.
In Corea
del Sud, vittoria alle parlamentari del partito del presidente Elezioni, ieri,
anche in Corea del Sud. Vittorioso il presidente Lee-Myung-bak, anche se il suo partito
ha ottenuto la maggioranza all’assemblea unicamerale solo per un pugno di seggi. La
cronaca, nel servizio di Chiaretta Zucconi:
Il grande
Partito nazionale del presidente Lee Myung-bak ha vinto la maggioranza
dei voti alle elezioni parlamentari, che si sono tenute ieri in Corea del Sud, conquistando
153 seggi sui 299 dell’Assemblea nazionale, necessari per poter attuare le riforme
economiche, contenute nel suo programma elettorale. 81 seggi vanno al Partito democratico
unito, il resto ai liberali e agli indipendenti. Ma quando il parlamento si riunirà
per la prima volta in maggio, avrà intorno a sé un partito conservatore diviso in
fazioni. Molti dei suoi alleati lo hanno abbandonato, poiché non sono soddisfatti
per non aver ottenuto privilegi e poltrone richieste;tutto ciò potrebbe fortemente
limitare l’agenda del nuovo inquilino della Casa Blu. Il 66.enne Lee Myung-bak
dovrà ora dimostrare ai quasi 38 milioni di sudcoreani, che lo hanno votato
in dicembre, di essere capace di mantenere le promesse, volte a rendere l’economia
più aperta e competitiva e a portare la crescita al 6 per cento nel 2008. Tutto quello
che per ora è riuscito a fare “Bulldozer” - come è soprannominato Lee
nel Paese asiatico - è stato mostrare i muscoli alla Corea del Nord, minacciando di
sospendere l’invio di aiuti alimentari, se Pyongyang non cambierà atteggiamento e
non si impegnerà a favore dello smantellamento nucleare.
Esplosione
in Afghanistan: 8 civili rimasti uccisi Una potente esplosione nella città
meridionale afghana di Kandahar ha provocato la morte di 8 civili. La causa della
deflagrazione non è ancora stata chiarita, ma l'ipotesi più probabile è che si sia
trattato di un'autobomba guidata da un kamikaze e fatta esplodere contro un convoglio
della NATO.
Bush pronto ad annunciare l’interruzione del piano di rimpatrio
dall’Iraq Il presidente americano, George Bush, è pronto ad accogliere le richieste
del generale Petraeus, comandante delle Forze statunitensi in Iraq, e oggi annuncerà
una pausa nel piano per il rimpatrio delle truppe. Lo ha riferito la portavoce della
Casa Bianca. Per il generale Petraeus, è necessario un “periodo di consolidamento
e valutazione” di almeno 45 giorni.
La Corte Europea condanna l’Italia per
le lacune nella gestione dei rifiuti "Maglia nera" all’Italia per la gestione
dei rifiuti: la Corte Europea ha condannato il governo italiano per la tardiva e non
corretta applicazione della direttiva volta a prevenire le ripercussioni negative
sull'ambiente derivanti dalle discariche di rifiuti. La direttiva prevede che gli
Stati elaborino una strategia nazionale per la riduzione dei rifiuti. Stabilisce anche
regole sui costi dello smaltimento e prevede la procedura di autorizzazione di nuove
discariche.
Nuovo record per l’euro L'euro è volato al nuovo record
di 1,59 dollari. Oltre a questo dato, si deve anche registrare un ennesimo ribasso
per le piazze finanziarie europee, negative per il terzo giorno consecutivo, a seguito
delle previsioni degli analisti finanziari sui risultati del secondo trimestre.
In
Uganda, probabile accordo tra governo e ribelli Il famigerato leader dei ribelli
ugandesi dell’Esercito di resistenza del signore, Joseph Kony, potrebbe firmare oggi
un accordo di pace con il governo del presidente Museweni. Nonostante la notizia sia
stata anticipata con certezza dal capo dei negoziatori, resta forte il timore che
Kony, ricercato dalla giustizia internazionale per crimini di guerra, decida di rimanere
nascosto nella foresta.
Vertice sullo Zimbabwe in Zambia Lo stallo
politico in Zimbabwe sarà al centro di un vertice straordinario dell’organizzazione
regionale dell'Africa australe, sabato a Lusaka in Zambia. Intanto, è atteso per lunedì
un pronunciamento dell’Alta Corte sulla pubblicazione dei risultati delle elezioni
presidenziali, mentre è stato deciso il riconteggio dei voti in cinque circoscrizioni.
(Panoramica internazionale a cura di Amedeo Lomonaco)
Bollettino
del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 101 E'
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