TAGIKISTAN La festa e la devozione alla Divina Misericordia
DUCHAMBÉ, 9apr08 - La seconda domenica di Pasqua, festa della Divina Misericordia,
sono state incoronate due sue immagini nella Missione sui iuris del Tagikistan. Il
superiore della Missione, padre Carlos Ávila dell’Istituto del Verbo Incarnato,
ha voluto ribadire che " la predicazione più concreta è l'amore vince l'odio". Hanno
partecipato alla cerimonia due sacerdoti anch'essi appartenenti all'Istituto del
Verbo Incarnato, Ezequiel Ayala parroco di San Giuseppe, e Pedro López parroco di
San Rocco. Erano presenti anche religiose Serve del Signore e della Vergine di Matara
e della Carità, nonché fedeli delle due parrocchie. "D'ora in poi - ha spiegato
padre Ávila a Zenit -, la piccola comunità di fedeli cattolici del Tagikistan potrà
avvicinarsi a Gesù Misericordioso con più fiducia ed entusiasmo". "In effetti - ha
aggiunto -, questa devozione che Nostro Signore ci ha fatto giungere attraverso Santa
Faustina ci invita ad avere piena fiducia nella Misericordia di Dio, e ad essere sempre
misericordiosi con il prossimo con le nostre parole, azioni e preghiere, visto che
'anche la fede più forte non serve a nulla senza le opere' (Diario, 742)". Come
preparazione e per celebrare in modo appropriato la festività i fedeli hanno recitato
la Coroncina e la Novena alla Divina Misericordia ed è stata distribuita a loro della
stampa in cui si spiega l'essenza della devozione alla Divina Misericordia. Padre
Ávila ritiene che sia "una grazia enorme, per ciascuno di noi, poter partecipare alla
diffusione della devozione alla Divina Misericordia tra gli uomini del mondo attuale,
in cui possiamo percepire non solo una perdita del senso del peccato, ma anche una
grande mancanza di fede e speranza nella Misericordia di Dio verso gli uomini, soprattutto
i più peccatori". "La devozione alla Divina Misericordia - ha concluso - è la predicazione
più concreta, reale ed efficace che la grazia è più forte del peccato, e che l'amore
vince l'odio". (Zenit-MANCINI)