2008-04-09 15:13:33

"Juno": sugli schermi in Italia la storia di una ragazza che rimane incinta e sceglie la vita


Sugli schermi italiani il film che ha trionfato alla Festa del Cinema di Roma dello scorso anno e che si è rivelato un vero caso internazionale, suscitando applausi e positivi commenti critici: Juno, del regista canadese Jason Reitman, delicata storia di una sedicenne che rimane inaspettatamente incinta e sceglie la vita. Il servizio di Luca Pellegrini:RealAudioMP3


Piccola Juno, alle prese con la vita e la maternità, le amiche, la scuola, i compiti e gli allenamenti sportivi e alcuni singolari esempi di famiglie: spregiudicata ragazzina, in corsa dall’adolescenza, fatta di cose comuni e quotidiane, alla maturità grazie ad una gravidanza – lei ha soltanto sedici anni – giunta non per caso, ma per gioco sì. Poteva essere terribilmente complesso e controverso, per Diablo Cody, autrice della sua prima sceneggiatura cinematografica e vincitrice del suo primo Oscar, scrivere questa difficilissima storia in costante e pericoloso bilico tra humor e scandalo. A Juno, interpretata da Ellen Page così vera e giusta nella sua parte, si pongono dinnanzi, infatti, scelte difficili e dolorose, che in un modo o nell’altro imprimeranno alla sua esistenza grandi novità e sicure conseguenze: l’aborto oppure il parto e un figlio. Se, visibilmente scossa, ma altrettanto schietta, non esclude all’inizio alcuna soluzione, poi senza compromessi e con sincerità spesso inusitata nei ragazzi della sua tenera età, sceglie la vita, sceglie il figlio dentro di sé. E dovrà scegliere anche una famiglia – operazione non semplicissima e che rivelerà il bene e il male – che questo suo piccolo lo possa accudire, crescere, proteggere. E così, a piccoli passi e piccoli scontri verbali con il padre e la matrigna e le compagne e l’imberbe papà e i futuri, eventuali suoceri, e tutto il mondo che la circonda e la guarda e forse anche la giudica, Juno si avvia a gestire questi suoi nove, difficili mesi, con tutti gli imprevisti e gli imbarazzi, per lei e per gli altri, che una maternità così atipica può creare. Jason Rietman sa governare con sovrano e intelligente equilibrio anche le situazioni non facili, evitando di far cadere questo delizioso film nelle secche delle controversie e delle polemiche, ed evitando anche che altri se ne approprino per trasformarlo impunemente in un manifesto sociale, morale o politico, cosa che assolutamente non è. La storia di Juno è scritta per il cinema e rimane contenuta sugli schermi che la proiettano e sui volti dei bravi attori che la recitano. Offre spunti di riflessione, fa più volte sorridere e sempre tutti partecipare alla scoperta più importante e bella che una donna può fare nella sua vita: diventare madre.







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