Filippine: il governo di Manila chiede aiuto alla Chiesa per distribuire il riso ai
poveri
Azione congiunta di governo e Chiesa cattolica per affrontare la scarsità del riso,
alimento essenziale per le Filippine, conseguente al forte rialzo del prezzo e alle
minori esportazioni decise da molti Paesi produttori. Il Dipartimento dell’agricoltura
- riferisce l'Agenzia AsiaNews - distribuirà ai poveri, con l’aiuto della Chiesa,
almeno 50mila sacchi di riso ogni settimana in varie parrocchie di Manila. Arthur
Yap, segretario all’Agricoltura e mons. Broderick Pabillo, vescovo ausiliare di Manila
e presidente del Segretariato nazionale per l’azione sociale della Conferenza episcopale
filippina, hanno concordato lunedì scorso di iniziare nella diocesi di Manila centrale,
per farlo poi nell’intera nazione. E’ stato chiesto l’aiuto della Chiesa anche perché
pare che di recente siano “scomparsi” sacchi di riso destinati ai poveri. Si prevede
di distribuire il cereale in almeno 30 delle 84 parrocchie dell’arcidiocesi di Manila.
In pochi mesi il prezzo del riso è raddoppiato e Cina, India, Vietnam ed Egitto –
che rappresentano oltre un terzo delle esportazioni mondiali - hanno tagliato le vendite
per tutelare le scorte e i prezzi interni. Il governo distribuirà riso anche agli
studenti delle scuole pubbliche, favorirà migliori tecniche di coltivazione e l’impiego
di nuove qualità, per fronteggiarne la scarsità. Positive le reazioni dei vescovi.
Mons. Luis Antonio G. Tagle, vescovo di Imus, dice che il governo potrebbe anche valersi
dell’opera delle cooperative cattoliche. Molti leader cattolici osservano, peraltro,
che le terre agricole del Paese hanno la potenzialità di provvedere all’alimentazione
di tutti i 91 milioni di abitanti. Per cui, osserva il reverendo Rex Reyes, segretario
generale del Consiglio nazionale delle Chiese nelle Filippine, “non si deve soltanto
biasimare la natura per la crisi del riso”. Mons. Paciano Aniceto, vescovo di Pampanga
e presidente della Commissione famiglia e vita della Conferenza episcopale filippina,
è critico verso quei parlamentari che addebitano l’attuale crisi del riso alla “sovrappopolazione”
del Paese, mentre è un problema conseguente anzitutto a “una carenza di capacità gestionale”
di parte del governo. (R.P.)