L'Iraq è fragile, così Petraeus al Senato Usa. Il generale frena sul ritiro delle
truppe
I progressi sul fronte sicurezza compiuti in Iraq nel 2007 sono fragili, pur migliorata,
la situazione resta reversibile. E’ quanto dichiarato dal generale Petraeus comandante
in capo delle truppe in Iraq, davanti ad una commissione del Senato a Washington dove
ha presentato un aggiornamento delle operazioni militari. Petraeus ha attaccato l’Iran
perché, con il suo sostegno alle milizie sciite, ha un ruolo distruttivo. Ha poi
parlato della necessità di sospendere il ritiro delle truppe Usa dall’Iraq dopo luglio,
una pausa di 45 giorni per consentire ai comandati di valutare la situazione.
Intanto
in Iraq, continuano gli scontri nei quartieri sciiti di Baghdad, tra l'esercito del
Mahdi del leader religioso Moqtada al-Sadr e le forze di sicurezza locali affiancate
al contingente Usa. Fonti mediche parlano di almeno 12 morti e 36 feriti. Ma nel paese
si contano anche 6 vittime e 5 feriti per attentati, nella provincia di Diyala e
nei pressi della citta' di Balad Rus. In questo difficile clima, ricorre domani il
quinto anniversario dell’ingresso delle truppe americane a Baghdad. E nella memoria
di tutti tornano le immagini di cinque anni fa, quando in una piazza della capitale,
appena conquistata, venne abbattuta la statua di Saddam Hussein. Giancarlo La Vella
ne ha parlato con Antonio Negri, inviato speciale del Sole 24 Ore