Liberate Ingrid Betancourt! Appello del presidente dei vescovi della Colombia al leader
delle FARC
“In passato si è dimostrato sensibile di fronte a ciò che gli è stato chiesto. Ora
rinnovo a Joaquín Gómez un appello: gli chiedo un gesto umanitario che permetta la
liberazione di Ingrid Betancourt e di tutti gli ostaggi”. Così, l’arcivescovo di Tunja,
mons. Luis Augusto Castro Quiroga, presidente della Conferenza episcopale della Colombia
durante una conversazione con i giornalisti di “Radio Caracol”, in un appello al leader
politico delle FARC. Il presule, ricordando che le condizioni di salute della signora
Betancourt “sono estremamente gravi come assicurano diverse fonti autorevoli”, ha
informato che il padre Darío Echeverri González, segretario della Commissione per
riconciliazione nazionale si sta già adoperando per trovare le vie migliori. Purtroppo,
ha precisato mons. Castro Quiroga, in questo momento “non ci sono notizie esatte sulla
persona delle FARC alla quale rivolgersi per parlare di accordi umanitari” e, dunque,
con le sue parole ha voluto raggiungere la massima istanza politica della guerriglia.
Al tempo stesso, padre Darío Echeverri González, ha chiesto ai dirigenti delle FARC
“di mettersi in contatto con qualsiasi vescovo o sacerdote per avviare i contatti
necessari. Le FARC, ha aggiunto, non possono lasciare morire Ingrid Betancourt. Noi
tutti non possiamo abbandonarla. Vogliamo arrivare alle loro orecchie perché sappiamo
che vogliamo collaborare in questo gesto umanitario. Occorre salvare vite umane in
pericolo e se lo facciamo questo può consentire anche altri accordi umanitari”. Intanto,
padre Manuel Mancera, parroco de La Libertad, nel dipartimento di Guaviare, ha affermato
che dalle testimonianze che ha raccolto da numerosi contadini della regione “la situazione
di Ingrid è allo stremo poiché, come assicurano persone che l’hanno vista, recentemente,
vive una profonda depressione”, dopo sei anni di sequestro. Secondo un contadino che
avrebbe avvicinato la signora Betancourt, domenica 30 marzo, la sua situazione psicologica
è molto delicata: “appare tranquilla, ma è evidente che si trova ai limiti, molto
consumata dalla depressione e dalla malattia. Perciò piange spesso”, ha detto il contadino.
Sono parole che coincidono con quelle di Heiver Rodríguez, ex medico del Fronte 44
delle FARC, detto "César el médico", che dopo essersi dissociato dall'organizzazione
ha dichiarato che Ingrid "è in pericolo di morte perché colpita da molte malattie
tra cui un tipo di epatite e di paludismo”. (A cura di Luis Badilla)