2008-04-07 15:22:01

Concluso a Roma il Colloquio internazionale promosso dal Rinnovamento Carismatico cattolico: intervista con Oreste Pesare


Si sono conclusi ieri a Roma i lavori del Colloquio internazionale teologico-pastorale promosso dal Rinnovamento Carismatico cattolico in collaborazione con il Pontificio Consiglio per i Laici sul tema dei carismi. Sull'evento, Giovanni Peduto ha intervistato Oreste Pesare, direttore esecutivo del servizio del Rinnovamento Carismatico Cattolico Internazionale:RealAudioMP3


R. – Voglio dire che questo momento è stato veramente significativo, anzitutto ad intra del Rinnovamento Carismatico. E’ stato un momento in cui abbiamo ripreso coscienza delle radici dalle quali il Movimento Carismatico nasce: una chiamata, una nuova grazia dello Spirito Santo per tutta la Chiesa cattolica e la riscoperta che lo Spirito Santo quando visita la sua Chiesa e la vita dei singoli porta dei doni carismatici, che ci aiutano a servire la Chiesa e a metterci anche a disposizione in tutti i modi nel mondo intero. Quindi abbiamo riscoperto che c’è bisogno di questa potenza dello Spirito Santo per essere veramente apostoli vivi e concreti al giorno d’oggi.

 
D. - Che coscienza c’è oggi, nelle parrocchie, nelle comunità ecclesiali, della presenza vivificatrice dei carismi?

 
R. – Io credo che in questo campo ci sia molto da lavorare. Il Concilio Vaticano II certamente ha segnato un nuovo inizio nella Chiesa cattolica per quanto riguarda l’idea dei laici nella Chiesa, come Popolo di Dio, e ha parlato chiaramente dei carismi che vengono dati in maniera straordinaria ed ordinaria ad ogni ordine di persone, ad ogni ordine di discepolo di Gesù Cristo e quindi anche ai laici. E’ chiaro che questa profezia – potremmo dire – deve ancora attuarsi nella Chiesa di oggi. Le parrocchie, sebbene vive e ricche di persone piene di buona volontà, potrebbero veramente fare una esperienza più forte - sia in termini di servizio, sia in termini di evangelizzazione - se lasciassero più spazio allo Spirito Santo di agire attraverso i suoi doni e non soltanto utilizzando i talenti e le capacità umane.

 
D. - Dal Vaticano II ad oggi, in particolare, la novità dello Spirito, manifestata attraverso i vari carismi, ha cambiato il volto della Chiesa: quale è stato il contributo del Rinnovamento Carismatico?

 
R. – Il contributo del Rinnovamento non soltanto per il passato, perchè noi abbiamo intenzione di continuare a lavorare e non soltanto per nostra volontà. Credo infatti che la missione che lo Spirito Santo ci ha affidato sia quella proprio di ricordare che noi non stiamo inventando assolutamente niente di nuovo perchè la Chiesa è carismatica. Lo Spirito Santo non è, infatti, appannaggio soltanto di un piccolo gruppo, cosiddetto di esaltati carismatici. Lo Spirito Santo è per tutta la Chiesa e noi non vogliamo appropriarci di nulla. Lo Spirito Santo ha dato di sua propria iniziativa il potere alla Chiesa di poter essere evangelizzatrice nella potenza con segni e prodigi. Noi vogliamo soltanto ricordare questo a tutta la Chiesa cattolica, a tutti i sacerdoti e a tutti i laici. E questo senza crederci degli “insegnanti”: noi vogliamo soltanto, da fratelli a fratelli, ricordare che abbiamo fatto un’esperienza e che questa esperienza può essere fatta da tutti. Questo è quanto noi vogliamo fare.







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