Il cardinale Rylko inaugura a Roma il Colloquio internazionale sui carismi
Si è aperto ieri pomeriggio a Roma un Colloquio internazionale teologico-pastorale
sul tema dei carismi promosso dal Rinnovamento Carismatico cattolico in collaborazione
con il Pontificio Consiglio per i Laici. E proprio il presidente del dicastero per
i Laici, il cardinale Stanislaw Rylko, ha presieduto la concelebrazione della
Santa Messa di inizio dei lavori. Giovanni Peduto, lo ha intervistato al termine
del rito, chiedendogli quale sia il ruolo del Rinnovamento Carismatico in seno alla
Chiesa cattolica:
R. –
Bisogna dire che tra i movimenti ecclesiali e le nuove comunità, il Rinnovamento nello
Spirito occupa un posto speciale, perché è il Movimento – direi – statisticamente
più diffuso nel mondo. Basta dire che, ad esempio, solo in Brasile ci sono circa 8
milioni di aderenti a questo movimento: è una grande forza spirituale della Chiesa
di oggi; spirituale e missionaria. Questo bisogna dirlo con forza. Il Rinnovamento
nello Spirito ha grandi meriti nella vita ecclesiale: ci ha resi più sensibili alla
realtà dei carismi, cioè alla presenza dello Spirito Santo nella vita della Chiesa,
nella vita di ogni credente. Lo Spirito Santo si rende presente nella vita della Chiesa
anche attraverso questi doni speciali che noi chiamiamo carismi, che servono alla
missione della Chiesa.
D. – Eminenza, a proposito
di carismi: si dice che sono fioriti nei primi tempi del cristianesimo, poi si sono
come assopiti e adesso stanno rivenendo fuori proprio grazie al Rinnovamento Carismatico.
Cosa ha da dirci in proposito?
R. – Io direi che
lo Spirito Santo, da sempre nella storia della Chiesa, distribuisce molto generosamente
i suoi doni, quindi non è che i carismi c’erano e poi non c’erano e di nuovo riappaiono
nella vita della Chiesa. Lo Spirito Santo è presente nella Chiesa; aiuta la Chiesa
nello svolgimento della sua missione, grazie a questi doni speciali che elargisce
generosamente anche nei nostri giorni. Il merito del Rinnovamento Carismatico è di
renderci più sensibili, di avere gli occhi più aperti alla presenza di questi doni,
a usarli meglio e ad essere più grati allo Spirito per questi doni.
D.
– Giovanni XXIII parlò della necessità di una nuova Pentecoste nella Chiesa; Giovanni
Paolo II ha parlato della necessità di una nuova evangelizzazione ...
R.
– E infatti, il discorso sui carismi si inserisce in questa prospettiva: nella prospettiva
della missione della Chiesa e nella prospettiva dell’evangelizzazione. Il servo di
Dio Giovanni Paolo II ha parlato molto della nuova primavera dello spirito alle soglie
del Terzo Millennio e noi stiamo assistendo, oggi, a questa nuova primavera che si
rende presente in maniera particolare non solo tramite il Rinnovamento nello Spirito,
ma tramite la presenza attiva nella Chiesa di tutti i movimenti ecclesiali e di tutte
le nuove comunità.