2008-04-04 15:27:10

Al via a Roma il Congresso promosso dalla Pontificia Università Lateranense sui traumi dell'aborto e del divorzio


“L’olio sulle ferite. Una risposta alle piaghe dell’aborto e del divorzio”. Questo il titolo del Congresso che si è aperto stamani a Roma, presso la Pontificia Università Lateranense, e si concluderà domani pomeriggio dopo l’incontro dei partecipanti con Benedetto XVI. Promotore dell’iniziativa, che coinvolge autorevoli esponenti del mondo accademico internazionale, il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi su Matrimonio e Famiglia, in collaborazione con i Cavalieri di Colombo. Tema della mattinata, “I figli del divorzio”. Il “divorzio buono”, teorizzato oggi in molte società occidentali, non esiste, non per i figli almeno. Tutti i relatori intervenuti stamani sull’argomento hanno contestato, infatti, la diffusa ipotesi che una bassa conflittualità tra i genitori possa risparmiare ai figli le conseguenze dolorose della loro separazione. Il divorzio è sempre un trauma e secondo alcune ricerche del Centro Studi sulla Famiglia esposte dalla dottoressa Raffaella Iafrate, i suoi effetti non si registrano solo nell’immediato attraverso comportamenti disturbati o stati d’animo quali depressione, ansia e mancanza di autostima, ma anche nel lungo periodo, quando entrati nell’età adulta i figli di divorziati possono avere difficoltà a mantenere relazioni durature e un lavoro stabile. La rottura tra i propri genitori inoltre ha delle conseguenze anche sul piano della vita spirituale. Come ha spiegato la ricercatrice Elizabeth Marquardt, questi adolescenti tendono a staccarsi più dei loro coetanei dalle comunità religiose di appartenenza, perdendo quindi un conforto, quello della fede, che potrebbe essergli di grande aiuto. Va ricordato comunque, ha affermato la studiosa americana Joan Kelly, che il trauma può essere fortemente ridotto se i genitori adottano alcuni accorgimenti, come evitare i conflitti e i trasferimenti di città. Anche secondo padre Olivier Bonnewijn, dell’Istituto teologico di Bruxelles, “il divorzio non è la fine di tutto” e i genitori possono continuare la loro missione, purchè, come insegnano le Sacre Scritture, non dimentichino il principio fondamentale della genitorialità: rispettare il figlio per quello che è senza costringerlo a crescere in fretta. (A cura di Silvia Gusmano)RealAudioMP3







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