2008-04-02 14:59:30

Ancora sanguinosi attentati in diverse zone dell’Iraq


Doppio attentato in diversi punti a nord di Baghdad: otto membri di una milizia mobilitata dall'esercito americano nella lotta contro al Qaeda sono rimasti uccisi nell'esplosione di un ordigno, mentre quattro civili iracheni sono stati uccisi e altri quattro sono stati rapiti più nei pressi della capitale. Ci sono poi le otto persone che hanno perso la vita nell’esplosione a Mossul e i dieci poliziotti uccisi e altri cinque feriti da due ordigni in due zone diverse della provincia di Diyala.

Ancora scontri con ribelli curdi nel sud della Turchia
Sette esponenti del Partito dei Lavoratori del Kurdistan (PKK, separatista e fuorilegge) sono rimasti uccisi la scorsa notte in scontri a fuoco avvenuti presso la località di Sirnak nella regione di Bestler-Dereler nella parte sud-orientale della Turchia. L'operazione - come ha annunciato un comunicato diffuso stamani ad Ankara dallo Stato maggiore della Difesa - rientra nelle attività delle forze armate turche contro l'organizzazione terroristica a Sirnak. Ieri, tre militari turchi e nove ribelli erano rimasti uccisi in analoghi scontri nella stessa regione.

NATO
Il 59.mo vertice della NATO si apre oggi a Bucarest, nell'imponente Palazzo del popolo, sede del parlamento romeno, con una cena tra i leader, alle ore 18 italiane. I 26 capi di Stato e di governo dell'Alleanza avranno un confronto a tutto campo sull'allargamento ad est del Patto atlantico, le operazioni in Afghanistan e in Kosovo e le relazioni con la Russia. Il presidente statunitense, George W. Bush, preme affinché la NATO invii più uomini in Afghanistan perché - ha sottolineato - l’Alleanza non può permettersi una sconfitta contro i talebani. Quanto è importante l’Afghanistan per la NATO? Giada Aquilino lo ha chiesto al prof. Alessandro Colombo, docente di Relazioni internazionali all’Università Statale di Milano:RealAudioMP3


R. - Gli Stati Uniti, all’inizio della missione, decisero di fare da soli e, anzi, di escludere la NATO dall’attacco all’Afghanistan nel 2001. Gli Stati Uniti hanno poi chiamato la NATO a compiti sempre maggiori, man mano che l’operazione andava verso il fallimento. Quindi, il coinvolgimento della NATO è, anche dal punto di vista politico, molto problematico ma non c’è alcun dubbio che a questo punto, che lo voglia oppure no, l’Alleanza si giochi la propria sopravvivenza in Afghanistan.

 
D. - Altro tema di dibattito è l’allargamento della NATO alle Repubbliche ex-sovietiche, Georgia e Ucraina. Cosa significherebbe oggi un’Alleanza atlantica allargata verso il Caucaso?

 
R. - Significherebbe soprattutto un ulteriore e molto forte colpo alle relazioni con la Federazione russa. Non è un caso che larga parte dei Paesi europei sia molto perplessa di fronte ad un invito ufficiale all’Ucraina e alla Georgia nelle forme in cui questo invito è stato fatto in precedenza ad altri Paesi.

 
D. - A proposito dello scudo spaziale, qual è il ruolo della NATO nella contrapposizione Stati Uniti-Russia?

 
R. - La NATO, sostanzialmente, non può che partecipare a questa iniziativa. Dall’altro lato, sia la NATO sia gli Stati Uniti stanno facendo di tutto per coinvolgere la Federazione russa. È un vecchio gioco che si sta portando avanti da diversi anni a questa parte: da un lato, la NATO e gli Stati Uniti - che la guidano - prendono una serie di decisioni che sanno benissimo essere recepite dalla Federazione russa come potenzialmente aggressive. E, dall’altro lato, si cerca tuttavia di rassicurare la Russia con una serie di misure di carattere istituzionale. Bisogna vedere quanto questo gioco può essere retto.

 
D. - Da questo vertice uscirà una NATO mutata?

 
R. - Uscirà una NATO cambiata con, tuttavia, una piccola ipoteca: è il fatto che questo è l’ultimo vertice dell’Amministrazione Bush. In realtà, il futuro della NATO dipenderà anche e soprattutto dal nuovo presidente degli Stati Uniti.

 
Zimbabwe
In Zimbabwe, a scrutinio quasi ultimato, si conferma un lieve vantaggio dell'opposizione alle legislative. Per il presidente, sembra sempre più probabile il ballottaggio. Il nostro servizio:RealAudioMP3


Per il parlamento, le forze di opposizione, partito maggiore più frange dissidenti, hanno vinto finora 96 dei 210 seggi in palio. Il partito al potere ne ha guadagnati al momento 93. Per sapere chi sarà invece il prossimo presidente è dato per scontato il secondo turno. Non ci sono ancora dati ufficiali, ma fonti indipendenti segnalano che nessuno dei due principali candidati può raggiungere il 50,1 che occorre per passare al primo turno. Si tratta del leader storico dell'opposizione, Morgan Tsvangirai, e di Robert Mugabe, al potere dall'indipendenza del Paese, cioè dal 1980. Poi, c’è la terza forza in campo, quella di Simba Makoni, già ministro di Mugabe, candidato d'opposizione, che ha l'8,3%. Se i suoi voti, come nelle attese, andranno a Tsvangirai, dovrebbero garantirgli la vittoria. Ma lo scenario è più complesso, con variabili importanti. A partire dalle voci insistenti - diffuse anche da Washington - di discussioni in corso tra le parti per un’uscita di scena indolore per Mugabe. In cambio di un qualche tipo di salvacondotto, lascerebbe in tempi brevi, prima del nuovo voto, il potere a Tsvangirai. Ipotesi però risolutamente smentita dalle parti. Al momento, dunque, resta l’appuntamento per l’eventuale secondo turno il 19.

Irlanda
Cambio della guardia al vertice del governo irlandese: Bertie Ahern, al potere da undici anni e sotto inchiesta per corruzione, ha annunciato oggi le dimissioni da primo ministro. Ahern ha precisato che lascerà la poltrona di capo di governo il 6 maggio. Cinquantasette anni, cattolico conservatore, Ahern è diventato "Taoiseach" nel 1997, quando il suo partito - il Fianna Fail - vinse le elezioni parlamentari formando un governo di centrodestra. Annunciando che lascerà la guida del governo il 6 maggio prossimo, quando arriverà al traguardo degli undici anni ininterrotti di premierato, Ahern ha sostenuto che la decisione di dimettersi non è connessa ai controversi finanziamenti da lui ricevuti negli Anni Novanta. “Voglio che tutti comprendano: io - ha sottolineato - non ho mai piazzato gli interessi personali sopra il bene pubblico durante la mia vita pubblica. Non ho mai fatto nulla di male o ingannato qualcuno”.

Kosovo
Un primo aereo russo con aiuti umanitari per l'enclave serba di Mitrovica, in Kosovo, è partito stamani da Mosca verso Belgrado. Il velivolo, un Il-76, consegnerà 40 tonnellate di generi alimentari, compresi alimenti per bimbi. Nei giorni scorsi, il presidente russo, Vladimir Putin, aveva chiesto al governo di affrontare il problema degli aiuti umanitari alla popolazione serba che vive in Kosovo, senza però politicizzare la vicenda.

Questione Tibet
Smentita oggi da parte cinese sugli arresti che sarebbero stati avvenuti in uno dei giorni caldi delle recenti manifestazioni per il Tibet: secondo il vicepresidente dell'Università Xerab Nyima, non ci sono stati fermi di polizia tra gli studenti tibetani che il 17 marzo hanno tenuto una veglia nell'Università delle Minoranze di Pechino. I giovani, ha sostenuto Nyima in una conferenza stampa a Pechino, “sono stati molto ragionevoli e sono rientrati nei loro dormitori entro la mezzanotte dopo aver parlato con i loro insegnanti”. Secondo voci che non hanno trovato conferma, alcuni studenti sarebbero stati arrestati dopo la dimostrazione. Alla manifestazione, organizzata mentre erano in corso nel Tibet una serie di marce anticinesi, hanno partecipato un centinaio di studenti, secondo testimoni. Da allora, non si hanno notizie certe sulla loro sorte e il campus dell'Università è controllato da decine di poliziotti in borghese. (Panoramica internazionale a cura di Fausta Speranza)

 

 
Bollettino del Radiogiornale della Radio Vaticana Anno LII no. 93

 
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