A Giakarta cristiani e musulmani a confronto sulla libertà religiosa
Il tema della libertà religiosa e delle sue prospettive nella realtà indonesiana,
è stato al centro di un Forum tra cristiani e musulmani promosso nei giorni scorsi
a Giakarta, dal Jaringan Liberal Islam, la rete dell’islam liberale, nel suo decimo
anniversario di fondazione. Circa 150 persone, in gran parte giovani musulmani – alcuni
provenienti anche dalla Malaysia e dalle Filippine – hanno affollato l’Utan Kayu Theater
della capitale indonesiana. Tra i relatori, il gesuita Franz Magnis-Suseno, docente
presso il Jesuit Driyarkara School of philosophy di Giakarta. Il religioso, molto
attivo sul fronte del dialogo tra le religioni, ha ricordato come “la libertà religiosa
sia la parte più importante della democrazia” ed ha sottolineato l’importanza - come
riferisce l’Agenzia Ucanews – “di difendere questa libertà per cui ogni cittadino
può vivere e celebrare quello in cui crede”. Tuttavia padre Magnis-Suseno ha affermato
che questa importante libertà non è stata ancora pienamente riconosciuta in Indonesia
ed ha sottolineato che “chi non rispetta la coscienza degli altri nel loro culto a
Dio, non obbedisce a Dio stesso”. Dal canto suo il reverendo Martin Lukito Sinaga
nel suo intervento ha ribadito come i leader protestanti indonesiani, attendono che
la libertà religiosa includa anche la libertà di diffondere il Vangelo. “Ma questo
– ha osservato – crea problemi con i musulmani che si oppongono con forza al diritto
di conversione”. Infine il leader del Dar al-Tauhid islamic boarding school di Cirebon
nel West Giava, Kiai Hussein Muhammad, ha indicato nel dialogo il mondo migliore
per gestire i conflitti ed ha affermato che il Corano promuove il dialogo tra i membri
della stessa religione, nonché fra persone di fedi diverse. (R.P.)