SUDAFRICA La Chiesa sudafricana si prepara ad accogliere eventuale nuova ondata di
profughi dallo Zimbabwe
JOHANNESBURG, 1 apr 08 - Mentre si attendono ancora i risultati definitivi
delle elezioni generali di sabato in Zimbabwe, la Chiesa sudafricana si sta preparando
ad accogliere il possibile nuovo flusso di profughi, qualora – come si teme - la situazione
dovesse degenerare. In questi mesi i responsabili dell’Ufficio Rifugiati della Conferenza
episcopale del Sudafrica, i Catholic Relief Services (l’agenzia caritativa dei vescovi
statunitensi), e il Jesuit Refugee Service (il Servizio di assistenza ai rifugiati
della Compagnia di Gesù) e di altre ong cattoliche si sono incontrati per predisporre
le strutture di accoglienza necessarie. Anche l’Associazione medica cattolica sudafricana
(CATHCA), ha messo a disposizione il proprio personale per l’eventuale emergenza umanitaria.
Intanto, in Zimbabwe l’annuncio dei risultati definitivi continua a farsi attendere,
alimentando la preoccupazione nel Paese e nella comunità internazionale. Preoccupazione
condivisa dalla Chiesa locale: “Se i risultati sono trasparenti, il Paese sarà riuscito
a superare bene l’intero processo elettorale, ma più il tempo passa più aumenta l’ansia”,
ha dichiarato all’agenzia CNS il segretario generale della Conferenza episcopale,
padre Frederick Chiromba. I primi risultati delle presidenziali, mostrano un vantaggio
dell'opposizione del Movimento per il Cambiamento Democratico (Mdc), di Morgan Tsvangirai
sul partito del presidente, lo Zanu-Pf, accusato dai suoi avversari di brogli elettorali.
Nelle ultime ore governo è stato costretto a smentire la voce della fuga in Malaysia
di Robert Mugabe, al potere dal 1980. (CISA; CNS; agenzie – ZENGARINI)