Tibet: la comunità internazionale discute sull'ipotesi di boicottaggio delle Olimpiadi
di Pechino
Tibet. Sono attesi nelle prossime ore a Lhasa alcuni diplomatici stranieri partiti
questa mattina da Pechino per un viaggio di due giorni organizzato dal governo cinese.
Intanto Pechino chiede all'Unione europea di “non dare un segnale di incoraggiamento”
al Dalai Lama, mentre i ministri degli esteri europei cominciano a prendere in esame
l'ipotesi di un boicottaggio della cerimonia di apertura delle Olimpiadi cinesi. Il
servizio di Maria Grazia Coggiola:
Contraria
all’ipotesi del boicottaggio dei giochi l’organizzazione internazionale di difesa
dei diritti umani Amnesty International, che otto mesi fa aveva lanciato una campagna
per chiedere alla Cina riforme nel campo dei diritti umani in vista di Pechino 2008.
I Giochi olimpici rappresentano un'opportunità unica per mobilitare l'opinione pubblica
e spingere il governo cinese a cambiare le cose, ribadisce al microfono di Francesca
Sabatinelli, Paolo Pobbiati presidente di Amnesty Italia:
E di Tibet
e di possibili boicottaggi si è parlato ieri anche a Londra, nel faccia a faccia tra
il presidente francese Nicolas Sarkozy ed il premier britannico Gordon Brown. Divergenti
le loro posizioni: il capo dell’Eliseo ha ribadito la possibilità di un boicottaggio
francese alle Olimpiadi di Pechino; ipotesi, questa, esclusa invece dall’inquilino
di Downing Street. Sugli altri argomenti trattati, invece, grande intesa, tanto da
far parlare gli analisti internazionali di un nuovo asse Londra-Parigi. Ma quali potrebbero
essere le conseguenze sul fronte geopolitico internazionale? Ci risponde Pierantonio
Lacqua, responsabile della sede londinese dell’agenzia Ansa. Ascoltiamo: