2008-03-25 14:23:01

Benedetto XVI celebrerà il 2 aprile a San Pietro una Messa in memoria di Giovanni Paolo II. Il cardinale Saraiva Martíns: molta gente, ma anche il dicastero vaticano delle Cause dei Santi, vuole vedere presto Papa Wojtyla sugli altari


Il 2 aprile 2008 ricorre il terzo anniversario della morte del Servo di Dio Giovanni Paolo II e in quello stesso giorno, alle 10.30, Benedetto XVI presiederà la Santa Messa sul sagrato della Basilica Vaticana.  Il 28 aprile 2005, il Papa concesse la dispensa dal tempo di cinque anni di attesa dopo la morte, per l'inizio della Causa di beatificazione e canonizzazione di Papa Wojtyla. Nell’aprile 2007, a due anni dalla morte di Giovanni Paolo II, nella basilica di San Giovanni in Laterano, il cardinale Camillo Ruini dichiarò conclusa la prima fase diocesana del processo di Beatificazione di Giovanni Paolo II, consegnando le risultanze al competente dicastero vaticano. Luca Collodi ha chiesto al cardinale José Saraiva Martíns, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, a che punto è la "fase romana" del processo che mira a portare Giovanni Paolo II agli onori degli altari:RealAudioMP3


R. - Tutti noi ricordiamo il giorno del funerale di Papa Wojtyla, ricordiamo quel “Santo subito!”. Quella espressione, quel grido in piazza San Pietro esprimeva bene il modo di pensare della gente: voleva dire che Giovanni Paolo II veramente godeva di una vera fama di santità tra i fedeli e questo sappiamo bene che è fondamentale in un processo di Beatificazione. Se non ci fosse questa fama di santità, non si potrebbe nemmeno iniziare una Causa di beatificazione. Per quanto riguarda lo stato attuale del processo la Beatificazione di Giovanni Paolo II, ogni iter di questo tipo ha due fasi fondamentali: una diocesana, locale, e un’altra che noi chiamiamo “romana”, a livello di Santa Sede. La fase diocesana è stata chiusa il 2 aprile dell’anno scorso. Appena chiusa la fase diocesana si è aperta subito, senza perdere tempo, la fase romana con la consegna ufficiale di tutta la documentazione raccolta nella fase diocesana al mio dicastero.

 
D. - Eminenza, quali saranno i tempi per chiamare "Beato" Giovanni Paolo II?

 
R. - Una volta ricevuta questa documentazione, noi abbiamo subito provveduto all’approvazione di un postulatore per la fase romana che è lo stesso postulatore che aveva agito per la fase diocesana. Abbiamo nominato anche un relatore sotto la guida del quale il postulatore deve elaborare la cosiddetta positio, cioè la raccolta di tutti i documenti organizzati in modo sistematico e organico. Questa positio viene stampata dopo ed è questa stessa documentazione che verrà studiata dai vari organi collegiali del dicastero. In questo momento, dunque, è il postulatore della Causa beatificazione di Giovanni Paolo II che sta elaborando la positio, cioè quel volume o volumi, non so quanti saranno, che poi saranno consegnati al dicastero. Quindi, non dipende dal dicastero, ma dal tempo che impiegherà il postulatore per finire il suo lavoro. Non so quanti mesi, se un anno… non lo so io e forse nemmeno lui. La cosa che posso garantire è che appena noi avremo la positio la studieremo subito senza perdere tempo, perché certamente il dicastero desidera che Giovanni Paolo II arrivi quanto prima agli altari e lo si possa chiamare “Beato” e così rispondere al grido di piazza San Pietro: “Santo subito!”.







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